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Calcio, giudici sportivi: fermo no a condotte discriminatorie e frasi razziste

VITERBO, 28 OTTOBRE 2013 - “Un fermo no a condotte discriminatorie e frasi razziste”. Questo l’appello lanciato dal giudice sportivo Simone Rotellini e dal suo sostituto Marco Calandrelli, durante l’incontro con gli arbitri di calcio che si è svolto nel pomeriggio di venerdì 25 ottobre 2013, nella sede dell’Aia di Viterbo.

“Quello che scrivete nel referto è importante per una corretta e uniforme erogazione delle sanzioni –
hanno detto Rotellini e Calandrelli rivolti ai direttori di gara – occorre una descrizione degli eventi chiara ma non prolissa, evitando termini generici.
In particolare –
hanno proseguito – nel settore giovanile il comportamento di allenatori, massaggiatori e dirigenti è un fattore educativo. È un aspetto di cui terremo conto durante la stagione agonistica, con sanzioni severe.”

L’organo di giustizia sportiva della delegazione provinciale di Viterbo ha invitato gli arbitri alla massima attenzione su condotte discriminatorie e frasi razziste.
“Ringraziamo gli amici Rotellini e Calandrelli – ha detto il presidente della sezione Aia di Viterbo Luigi Gasbarri – per l’importante opera che svolgono. Gli arbitri viterbesi sono in prima fila nell’applicazione delle regole e nella repressione di qualsiasi forma di discriminazione.”
Alla riunione ha partecipato il consigliere nazionale dell’Aia Umberto Carbonari. [MORE]

Notizia segnalata dall’ associazione italiana arbitri sezione Viterbo