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Calcio d'addio per Cannavaro: un ultimo match per Città della Scienza

NAPOLI, 14 MARZO 2013- Una città e il suo campione. Amato, perduto, ritrovato. Un rapporto forte, scalfito dal tempo e ricucito in un gesto in cui si vuol credere nonostante tutto, perché nonostante tutto si ha bisogno di credere. L'evento 'Cannavaro & Friends per la Città della Scienza' è il modo in cui l'ex pallone d'oro ha annunciato di voler dire addio al calcio, proprio lì dove tanti anni fa lo aveva incontrato, a Napoli. [MORE]

Novanta minuti. Una lunga parentesi in cui far rientrare i vecchi risentimenti calcistici, la nostalgia di un tempo che fu, il disincanto per quel calcio-casinò che è andato perdendo con gli anni la sua antica e vigorosa spontaneità. Novanta minuti di una sera di maggio, per tornare a sorridere tutti insieme sotto un cielo tutto azzurro. E da lì ripartire, schivando l'angolo, per un futuro in cui le ferite saranno solo cicatrici, vistose ma risanate.

Forse è proprio da un tiro ben mirato che Napoli deve ricominciare, come in un lungo contropiede, lasciandosi alle spalle il rammarico per un rigore mancato. A Napoli, dove il calcio è ancora esplosione improvvisa, arancio fuoco, come il Super Santos dietro cui corrono da generazioni i partenopei, in un dribbling perenne tra i passanti incazzati ma rassegnati, in un frastuono di violenti rimbalzi da una sponda all'altra dei vicoli del centro. Ripartire da quelle urla che sono gioia di vivere e di appassionarsi ancora.

Emmanuela Tubelli