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CALCIO - Criteri di ricerca e selezione dei giovani talenti, confronto aperto tra FIGC e LND
Dare il cento per cento rispettando le regole per una vera cultura sportiva di base, questo il concetto di fondo emerso dall’incontro tra i tecnici delle rappresentative juniores dilettanti e i ct del club Italia
COVERCIANO (FI), 14 MARZO 2011– Giornata importante quella vissuta oggi dalle due anime del calcio, la Federazione e la Lega Nazionale Dilettanti incontratesi a Coverciano per fare sistema e confrontarsi sui diversi criteri di ricerca e selezione dei giovani talenti. Uno scambio di esperienze e idee vivace, inevitabile quando si toccano le esperienze ed il vissuto degli allenatori delle rappresentative juniores dilettanti e quelle dei ct del mondo professionistico. [MORE]
Progetto chiaro, intelligente, di prospettiva quello della LND che ha così permesso ai mister del calcio di base di compiere un passo fondamentale per verificare il proprio lavoro che nella filiera di questo sport ha un ruolo delicato e cruciale. Diciamo anche un progetto rivoluzionario quello che permette a questi allenatori radicati sul territorio di apprendere i segreti del mestiere del ct della Nazionale Under 21 Ciro Ferrara, del docente della scuola allenatori F.I.G.C. Attilio Sorbi, del Presidente dell’A.I.A.C. nonché direttore della scuola allenatori F.I.G.C. Renzo Ulivieri e del ct della Rappresentativa Nazionale Dilettanti Under 18 Giancarlo Magrini.
Il concetto di fondo che è emerso dall’incontro è chiaro, in fondo non bisogna solo vincere ma proporre gioco e giocatori, responsabilizzarli per seminare bene, non è detto che si debba ottenere il risultato a tutti costi ma è più importante formare i calciatori attraverso la didattica, il lavoro e le idee. E poi oltre il campo una buona educazione sportiva impartita ai ragazzi contribuisce in misura sostanziale alla formazione della loro personalità, insomma prima uomini e poi calciatori.
E così bisogna lavorare sulla base, rafforzando il rapporto tra Club Italia e le altre anime del calcio, in primis la LND, in quest’ottica s’inserisce il parere del ct della Nazionale Under 18 dilettanti Giancarlo Magrini che ha aperto la serie d’interventi: ”Fin da subito mi sono trovato in sintonia con Arrigo Sacchi, ci conosciamo da tanti anni ed è bastato un attimo per trovarci concordi nella valutazione degli atteggiamenti dei ragazzi selezionati, primo aspetto da curare il comportamento del calciatore a tutto tondo. Tralascio la parte tecnico tattica, oggi con i giovani bisogna lavorare anche con i meccanismi culturali perché costruire un vivaio, scegliere i ragazzi migliori comporta una responsabilità non solo tecnica ma anche sociale e culturale”. Il ct romagnolo chiude con un pensiero di fondo:” Noi allenatori abbiamo una responsabilità immensa nei confronti dei ragazzi, loro ci mettono sul piedistallo, ci prendono come punto di riferimento, noi non dobbiamo tradirli mai, anche a costo di dirgli verità scomode e spegnere qualche sogno effimero e pericoloso”. Dietro questi concetti applicati allo sterminato mondo dilettantistico c’è un lavoro massacrante ma affrontato con l’entusiasmo della passione, insieme al suo staff Magrini ha visionato in questa stagione già centinaia di calciatori e ben 80 gare .
La parola è passata al docente della scuola allenatori F.I.G.C. Attilio Sorbi che rivolgendosi agli allenatori delle squadre juniores è stato subito chiaro:” Sono onorato di essere qui con voi, siete la vera anima del calcio, la base solida su cui poggia tutto l’impianto del nostro sport nazionale”. Sorbi poi è andato subito al nocciolo della questione:” Vorrei sottolineare un aspetto, oggi dobbiamo lavorare sulla mentalità dei ragazzi per aiutarli ad anticipare i tempi. La velocità del calcio post moderno li obbliga a pensare più velocemente, per questo dobbiamo cercare di stimolare la loro capacità di prevedere l’azione di gioco per controllare la velocità e non subirla”. Anche Sorbi come Magrini passa ad analizzare l’aspetto comportamentale:” Cerchiamo di completare il bagaglio umano dei ragazzi senza sottovalutare nessun aspetto per fornire ai giovani calciatori gli strumenti per affrontare ogni situazione di vita e di gioco, due realtà che viaggiano in parallelo”.
Poi è arrivato il momento del contributo del ct della Nazionale Under 21 Ciro Ferrara: “Ringrazio per l’invito, è un piacere essere qui per parlare di calcio con gente che ne sa, è un momento di crescita, incontrarsi e discutere può solo migliorarci. Ho scoperto l’organizzazione della LND, la vostra struttura ramificata sul territorio è un esempio di professionalità, vi faccio i miei complimenti sinceri”. Dopo questa premessa Ferrara è andato dritto al punto con una domanda provocatoria :”Vi faccio una domanda, quante volte vi radunate? Credo poco come succede a me quindi c’è un punto che dobbiamo tenere ben presente, non si può perdere tempo, dobbiamo selezionare e dare un gioco alla squadra in due giorni”.
Ferrara individua subito un aspetto pratico per individuare le differenze tra le due realtà:” Voi avete la fortuna di lavorare con ragazzi che giocano tanto, la mia nazionale invece ha problemi per trovare ragazzi che scendono in campo, quindi partite da una buona base. Il lavoro che facciamo sembra diverso ma invece ha molti punti di contatto, per esempio le verifiche sul campo sono importanti per tutti, poi il poco tempo a disposizione per allenare e preparare la partita ci costringe a comprimere e ottimizzare il lavoro. Quindi dobbiamo lavorare sui concetti. L’aspetto fisico e tecnico dobbiamo lasciarlo curare ai club”.
Da concetti particolari poi il ct dell’under 21 è passato ai temi generali per incoraggiare l’opera degli allenatori della LND:” Capisco che il vostro lavoro non è facile, dovete superare mille difficoltà ma v’invito a non mollare e continuare così perché questo paese deve puntare sui giovani e spingere le società ad investire sempre più sui vivai per dare fiducia a questi ragazzi”.
Le parole di Ferrara hanno trovato riscontro nell’intervento istituzionale del Vice Presidente Vicario della LND Alberto Mambelli che in qualità di Dirigente Responsabile delle Rappresentative Nazionali è profondo conoscitore delle dinamiche del rettangolo di gioco:” Ringrazio tutti i presenti che hanno colto in pieno l’importanza di questo incontro, stiamo cercando di coinvolgere tutte le componenti federali per crescere insieme. Credo che parlarsi, affrontare i problemi e cercare le soluzioni con il confronto sia la strada giusta per sviluppare il sistema calcio partendo dalle fondamenta”.
La chiosa dell’incontro è riservata al Presidente dell’A.I.A.C. nonché direttore della scuola allenatori F.I.G.C. Renzo Ulivieri:” Non potete capire quanto sia contento di poter dialogare con voi allenatori dei comitati regionali, il vostro lavoro è fondamentale e tutto quello che posso fare per migliorare il vostro operato lo faccio con estremo piacere. Come selezionatori capisco che voi allenatori delle squadre juniores siete in lotta perenne con il tempo ma potete esorcizzare queste difficoltà puntando sui concetti di fondo per individuare il ragazzo giusto per il vostro sistema di gioco. Puntate su argomenti semplici e chiari, li faranno loro velocemente portandoseli con sé anche nel club di appartenenza”.
Questo incontro ha rappresentato la sintesi del pensiero LND che ha aperto una strada importante grazie al coinvolgimento dei tecnici regionali delle rappresentative juniores che segnalano i giovani talenti italiani guardando non solo il peso e la statura del calciatore ma anche il carattere e la personalità del ragazzo, la voglia di stupire, l’intelligenza e la tecnica in senso ampio. La Lega Nazionale Dilettanti continua a puntare sul proprio progetto originario che unisce competizione e valori veri, quelli dello sport per costruire un calcio più attento ai vivai, alle bandiere e all’equilibrio economico.
I numeri certificano il lavoro dello staff della Nazionale Under 18 dilettanti svolto di concerto con gli allenatori regionali juniores, su 168 calciatori under 18 che in partite ufficiali hanno vestito la maglia azzurra della Nazionale Dilettanti nelle ultime due stagioni ben 34 hanno fatto il fatidico salto nei campionati professionistici. Un risultato sorprendente solo per chi non conosce l’attività della LND e delle società che ne fanno parte. In particolare di questi 34 giocatori 13 sono arrivati nelle squadre Primavera di Serie A, 9 nei sodalizi di B e il resto giocano nei campionati di Lega Pro.
Questi i nomi dei tecnici delle Rappresentative Juniores che hanno partecipato all’incontro di Coverciano: Comitato Regionale Abruzzo Ezio Cialini, C.R. Basilicata Nicola Di Mase, C.R. Calabria Federico Camerino, C.R. Campania Vincenzo Leccese, C.R. Emilia R. Simone Lodi, C.R. Friuli V.G. Sergio Vriz, C.R. Lazio Massimo Mutalipassi, C.R. Liguria Luigi Andreani, C.R. Marche Romano Cremonesi, C.R. Molise Mauro Marinelli, C.R. Piemonte Luciano Loparco, C.R. Puglia Renzo Ferrante, C.R. Sardegna Francesco Fele, C.R. Sicilia Mario Tamà, C.R. Toscana Stefano Mannelli, C.R. Trentino Florio Maran, C.R. Umbria Luciano Mancini, C.R. Veneto Loris Bodo.
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F.I.G.C. - Lega Nazionale Dilettanti