Calcio Chiesa Show all'Olimpico, Italia Macedonia del Nord 5-2- Commenti post-partita e entusiasmo per la qualificazione
Sport Lazio Roma

Calcio Chiesa Show all'Olimpico, Italia Macedonia del Nord 5-2- Commenti post-partita e entusiasmo per la qualificazione

sabato 18 novembre, 2023

Calcio Chiesa Show all'Olimpico, Italia Macedonia del Nord 5-2- Commenti post-partita e entusiasmo per la qualificazione

Spalletti: “Partita fatta bene per 90 minuti”. Chiesa: “Abbiamo dimostrato di voler dominare il gioco”

Dopo oltre un anno è tornato al gol anche Raspadori: “Una vittoria che ci lascia entusiasmo”. Darmian: “Con l’Ucraina scenderemo in campo per i tre punti”. La gioia di El Shaarawy: “Qui tutti hanno la mentalità giusta per fare la differenza”

venerdì 17 novembre 2023

Milano, Bari, Roma. Terza partita casalinga e terza vittoria da Ct per Luciano Spalletti, che dopo i successi con Ucraina e Malta non ha troppo tempo però per godersi il 5-2 alla Macedonia del Nord. Un risultato prezioso, che consente alla Nazionale di poter contare lunedì su due risultati su tre nello scontro diretto con l’Ucraina. A tre giorni dalla sfida di Leverkusen è importante recuperare le energie e prepararsi al meglio all’ultimo ostacolo da superare per staccare il pass per EURO 2024: “Abbiamo fatto bene la partita per tutti i 90 minuti di gioco – le parole del Ct -. A volte succede, quando sembra che il risultato sia acquisito, di abbassarci un po' e di lottare meno sulla palla. La casualità del secondo gol poteva incasinarci a livello psicologico, ma va messa in risalto la reazione. Abbiamo la qualità di arrivare davanti alla porta, quello di oggi è un passo in avanti notevole”.

“Il pezzo migliore di questa partita per quanto mi riguarda è il secondo tempo – ha aggiunto in conferenza stampa - mi è piaciuto più del primo. Il meglio di noi si è visto dopo il secondo gol della Macedonia. Sono queste le partite che rivelano la personalità di questa squadra, dopo il 3-2 mi aspettavo di soffrire e invece i ragazzi hanno ripreso a macinare metri e a ribaltare le azioni. Al di là dei gol, che sono anche di bella fattura, abbiamo costruito altre possibilità importanti".

Nessun problema per il rigore sbagliato da Jorginho, con Spalletti che ieri in conferenza aveva detto di aspettarsi che il centrocampista dell’Arsenal avrebbe calciato un eventuale penalty nonostante gli ultimi errori dal dischetto, compreso quello con la Svizzera due anni fa all’Olimpico: “E’ stato bravissimo il portiere. Jorginho ha giocato bene e rimane un rigorista speciale per l'Italia, il prossimo rigore lo batterà lui". Dopo averlo paragonato a Sinner, il Ct esalta la prestazione di Chiesa: “Lui ha queste vampate, questi strappi in cui ci mette il motore e la scocca: quando vuole saltare l'uomo non usa solo la tecnica ma anche il fisico". La sostituzione nella ripresa è per preservarlo per la sfida con l’Ucraina: “Aveva preso una botta all'inizio e mi aveva messo paura. Ho preferito toglierlo visto che il risultato era in mano nostra, ma stava bene".

Dopo gli infortuni che lo avevano tenuto fuori per le gare di settembre e ottobre, alla prima partita dell’era Spalletti Federico Chiesa ha confermato di meritare in pieno le parole di elogio di ieri del Ct. Due gol i suoi belli quanto utili per poter arrivare di slancio al match di lunedì: “L'importante era vincere questa partita. Nel secondo tempo – l’analisi dell’esterno azzurro - abbiamo preso due gol che non meritavamo di prendere. Abbiamo dimostrato di voler dominare il gioco e meritiamo questo risultato. Ora ci giochiamo la qualificazione con l'Ucraina”.

Un gol annullato nel primo tempo, uno buono nella ripresa. Giacomo Raspadori è tornato a segnare in Nazionale quattordici mesi dopo l’ultima rete messa a segno con l’Ungheria, nello stadio dove nel luglio 2020 segnò alla Lazio il suo primo gol in Serie A: “Ci aspetta una partita decisiva e dobbiamo recuperare nel migliore dei modi. La prepareremo per vincere. Questa vittoria ci lascia l'entusiasmo di lavorare dopo una bella prestazione, abbiamo giocato un grandissimo primo tempo e dobbiamo ripartire da quello".

Il suo primo e sinora unico gol in Nazionale Matteo Darmian lo aveva segnato otto anni fa in Azerbaigian. Stasera gli sono bastati 17 minuti per trovare la rete che ha aperto le danze: “Abbiamo avuto il giusto approccio alla partita, poi al di là del mio gol era importante sbloccarla. Ci siamo riusciti subito, siamo andati avanti di tre gol e nella ripresa potevamo gestire meglio, mentre siamo riusciti a chiuderla solo nel finale. Era importante vincere, lo abbiamo fatto e abbiamo due giorni per preparare al meglio la partita di lunedì. Scenderemo in campo per portare a casa i tre punti”.

Esulta anche El Shaarawy, in gol nel suo stadio. Entrato in campo nel finale, come accaduto spesso con la Roma ha dimostrato di poter essere prezioso anche per pochi minuti: “L'esterno sinistro è la posizione dove ho giocato di più. Negli ultimi anni con Mourinho gioco più arretrato, anche se tendo ad andare avanti. Con questo modulo sono più vicino alla porta e ho più possibilità di segnare. È una grande soddisfazione. Questo è un gruppo di bravissimi ragazzi, non c'è nessuna testa matta. Tutti seguono il mister e c'è tanta qualità, sia tra chi gioca che tra chi non gioca. Tutti hanno la mentalità giusta per fare la differenza".

Ora testa all'Ucraina, ad una partita che equivale ad una finale: "Questa vittoria non ci fa stare tranquilli. Siamo forti, ma dobbiamo affrontare ogni partita con lo spirito giusto. Se molli un attimo, prendi due gol, come abbiamo visto stasera. Serve la giusta determinazione, c'è tutto in gioco e le cose possono cambiare da un momento all'altro”.

 

Chiesa show all’Olimpico, l’Italia batte 5-2 la Macedonia del Nord e fa un altro passo avanti verso l’Europeo

Doppietta dello juventino e rete di Darmian, Atanasov spaventa gli Azzurri, ma nel finale Raspadori ed El Shaarawy firmano l’allungo decisivo. Lunedì a Leverkusen basterà un pareggio con l’Ucraina per conquistare la qualificazione a EURO 2024

venerdì 17 novembre 2023

Vincere aiuta a vincere, ma stavolta può aiutare anche a pareggiare. Il 5-2 rifilato alla Macedonia del Nord in uno Stadio Olimpico colorato d’azzurro da oltre 56.000 tifosi permette infatti alla Nazionale di potersi presentare allo scontro diretto con l’Ucraina con due risultati su tre a disposizione. Lunedì a Leverkusen basterà non perdere per volare a EURO 2024 e poter difendere così il titolo conquistato a Wembley.

A Roma va in scena il ‘Chiesa show’, lo Jannik Sinner della Nazionale che alla sua prima partita della gestione Spalletti dà un saggio delle sue doti, sprintando sulla fascia e lasciando più volte di sasso i difensori macedoni. Dopo il gol del vantaggio di Darmian è lui a far dimenticare il rigore sbagliato da Jorginho con due reti gioiello che assomigliano a due passanti di dritto del tennista altoatesino. Game, set, match. E invece no, perché nella ripresa la Macedonia del Nord ha uno scatto d’orgoglio e la doppietta del neo entrato Atanasov spaventa gli Azzurri. Ci pensano allora Raspadori ed El Shaarawy a chiudere la pratica regalando all’Olimpico un’altra Notte Magica. Gol ed entusiasmo, il bagaglio ideale per andarsi a giocare la qualificazione lunedì in Germania. Con la speranza di tornarci anche la prossima estate.

LA PARTITA. Assenti nelle finestre di settembre e ottobre, Jorginho e Chiesa fanno il loro esordio nella gestione Spalletti: il primo in regia, supportato da Barella e Bonaventura, il secondo nel tridente insieme a Berardi e Raspadori. Difesa ridisegnata per la squalifica di Di Lorenzo e l’infortunio di Bastoni, con Darmian a destra e Gatti ad affiancare Acerbi. In campo sette Campioni d’Europa. Priva dello spauracchio Trajkovski, carnefice degli Azzurri nel play off Mondiale di Palermo, la Macedonia del Nord si presenta all’Olimpico con un 4-2-3-1 che diventa anche 5-4-1 in fase di non possesso, con Bardhi, Dimoski e il napoletano Elmas alle spalle di Alioski.

Nei primi 45 minuti si gioca ad una sola porta, con Donnarumma spettatore non pagante. L’Italia passa al 13’: filtrante di Jorginho per Raspadori, che supera in uscita Dimitrievski e appoggia in rete. Si alza però la bandierina del guardalinee, il VAR conferma il fuorigioco e si resta sullo 0-0. Ma solo per altri quattro minuti. Bonaventura lancia Chiesa, che calcia di prima trovando la respinta in angolo di Dimitrievski. Dalla bandierina Dimarco serve Raspadori, cross sul secondo palo dove sbuca Darmian, che di testa realizza il suo secondo gol in Nazionale otto anni dopo la prima rete contro l’Azerbaigian. Gli Azzurri si abbracciano, l’Olimpico esplode in un boato. Trovato il vantaggio l’Italia non si ferma.

Jorginho, Barella e Bonaventura sono padroni del centrocampo, mentre Chiesa e Berardi, molto larghi sugli esterni, vincono tutti i duelli individuali. Lo juventino, ispiratissimo, sfiora il raddoppio, poi Dimarco, reduce dall’eurogol nell’ultima di campionato, calcia alto al volo su invito di Darmian. Al 38’ rigore per l’Italia: mani di Serafimov sul colpo di testa di Gatti, il tedesco Zwayer indica il dischetto senza esitazioni. Jorginho, che proprio all’Olimpico due anni fa aveva sbagliato il rigore del possibile match point Mondiale con la Svizzera, si fa ipnotizzare dal balletto di Dimitrievski. Stavolta però la legge del calcio ‘gol sbagliato, gol subito’ non vale per l’Italia. Si scatena infatti Federico Chiesa, che nel giro di quattro minuti chiude la pratica Macedonia del Nord con due gol di pregevole fattura: prima con un destro secco dal limite dell’area su assist di tacco di Barella, poi con un tiro a giro alla Del Piero che, complice una leggera deviazione di Manev, si infila sotto il sette. Tre a zero e gli Azzurri rientrano negli spogliatoi tra gli applausi.

Ancora Chiesa in apertura di ripresa serve Raspadori, il suo diagonale viene bloccato a terra da Dimitrievski. Poi su azione d’angolo la Macedonia del Nord trova inaspettatamente il gol con il neo entrato Atanasov, che di testa anticipa Donnarumma e tiene vivo l’orgoglio macedone. Gli Azzurri capiscono che è meglio non correre rischi e Bonaventura sfiora il quarto gol esaltando i riflessi di Dimitrievski. Spalletti in vista del match con l’Ucraina fa quindi rifiatare Chiesa, Jorginho e Bonaventura. Entrano Zaniolo, Cristante e Frattesi. Ma al 73’ la Macedonia del Nord si rifà sotto: tiro dalla distanza di Atanasav e deviazione di Acerbi che mette fuori causa Donnarumma. L’ovazione dell’Olimpico saluta l’ingresso in campo di un beniamino di casa, Stephan El Shaarawy, che rileva Berardi. Un’altra ovazione se la merita poco dopo Giacomo Raspadori, che sfrutta il secondo assist di giornata di Barella e con un bel diagonale di sinistro scaccia la paura. Scamacca appena entrato sbaglia il pallonetto del 5-2. Fa meglio di lui El Shaarawy, che nel recupero realizza nel suo stadio il settimo centro in Nazionale. Finisce con la ‘ola’ dell’Olimpico e l’immancabile ‘po-po-po-popo-po-po’. Lunedì a Leverkusen sarà l’Ucraina l’ultimo ostacolo sulla strada verso EURO 2024. La qualificazione si deciderà in volata, ma grazie a questi tre punti è l’Italia a partire con una ruota di vantaggio.

CALENDARIO, RISULTATI E CLASSIFICA DEL GRUPPO C

Italia-Macedonia del Nord 5-2
Inghilterra-Malta 2-0
20 novembre: Ucraina-Italia
20 novembre: Macedonia del Nord-Inghilterra

*Classifica: Inghilterra 19 punti (7), Italia e Ucraina 13 (7), Macedonia del Nord 7 (7), Malta 0 (8)

*tra parentesi le gare disputate


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Sport.