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Calcio: basta un tempo, il Verona sogna l'Europa. Crotone affondato 2-1, ai calabresi non basta un b
VERONA, 10 GEN - Un primo tempo perfetto spedisce il Verona in piena zona Europa. Kalinic e Dimarco affondano un Crotone che, di contro, manda segnali preoccupanti. Non basta un buon secondo tempo per i calabresi per fare punti, e ora la classifica piange davvero. Juric sceglie Kalinic come terminale offensivo dell'Hellas, a centrocampo coppia Tameze e Ilic al posto dell'infortunato Veloso: c'è la forza di Tameze affiancata dal fosforo di Ilic. Alle spalle del centravanti croato, invece, Barak e Zaccagni.
In casa Crotone la curiosità riguarda soprattutto la scelta per l'attacco, dove Simy è in panchina e sostituito da Riviere, che va ad affiancare Messias nel tandem d'attacco scelto da Stroppa. Verona intraprendente sin dall'avvio. Rischia il rigore Djidji che spinge Zaccagni in area, ma né l'arbitro né il Var decidono per il penalty. Hellas che produce gioco e passa con il suo attaccante principe: ripartenza veloce di Barak che serve Kalinic, destro potente in diagonale del croato e Cordaz è battuto.
Il Crotone sbanda e subisce il raddoppio: bella l'intesa tra Zaccagni e Dimarco e intelligente il sinistro di mezza punta esterna del laterale, che prende il tempo a Cordaz e deposita il raddoppio nella porta dei calabresi. Il Crotone non c'è e Barak va vicino al tris in due occasioni. Prima il suo sinistro a giro lambisce il palo poi è Cordaz a respingere un colpo di testa ravvicinato del ceko. Solo allo scadere una bella conclusione di Messias fa ricordare al Bentegodi che in campo c'è anche Silvestri. Stroppa cambia nella ripresa inserendo Pereira e Simy, e Messias la riapre dopo una bella giocata di Riviere.
Il Crotone ci crede, Juric prova a dare fiato alla squadra pescando dalla panchina, dentro Di Carmine e Gunter per Kalinic e Magnani. I calabresi però sembrano esaurire l'entusiasmo e la spinta della rete di Messias, e il Verona torna a spingere sfiorando il tris con Barak e il neo entrato Colley. Proprio Colley allo scadere colpisce una clamorosa traversa. Ma non serve, il Verona vince e sogna. Il Crotone precipita sempre di più.
Juric, tra noi e Crotone non c'è grande differenza Stroppa, ci è mancata la zampata vincente
Ivan Juric si gode la vittoria contro il Crotone ma tiene un profilo basso sulle prospettive del suo Verona. "Della prova odierna mi è piaciuto quasi tutto. Nel primo tempo - ha detto ai giornalisti - potevamo andare sul tre a zero, nel secondo nonostante il gol subito siamo stati in partita, con un altro modo di giocare, ma comunque efficace. Tra noi e il Crotone non c'è molta differenza, come con lo Spezia o il Torino sono tutte battaglie.
Per me è l'obiettivo è la salvezza: oggi, o a La Spezia, sono state partite tirate. Dobbiamo stare attenti in certi reparti perché siamo un po' tirati - ha concluso Juric - ma ciò non significa precludersi qualcosa". Non basta invece la grande reazione del secondo tempo, il Crotone cade contro l'Hellas ed è sempre più fanalino di coda.
"Peccato - afferma il tecnico Giovanni Stroppa - ci è mancata la zampata vincente, la possibilità di giocare nell'area avversaria, abilità nell'uno contro uno. Dopo il secondo gol abbiamo avuto una reazione importante contro un avversario che non ci lasciava giocare. Non abbiamo fatto la solita partita di palleggio, ma siamo stati bravi anche ad andare in verticale per creare le occasioni. Djidi non giocava da tanto tempo, alla fine gli ho fatto i complimenti perché alla lunga ha preso le misure a Zaccagni.
La fotografia è sul secondo gol di Dimarco, dove fa una grande giocata ma non viene seguito da un nostro giocatore. Bisogna avere un'attenzione diversa e maniacale".