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Calcio, a Latina 70 anni di grandi successi al Galà degli arbitri

LATINA 9 GIUGNO - Evento in grande stile a Latina per il tanto atteso Galà degli arbitri, in occasione dei 70 anni di attività del comitato Aia di Latina. Una serata suggestiva, emozionante con tanti ospiti a fare da cornice ad una cerimonia che meritava una serata così speciale. E’ stata la festa di tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno impresso il proprio nome nella storia della sezione “Serratore”.[MORE]

A fare gli onori di casa, nella splendida location di Villa Meravigliosa, il presidente Fiore Pressato con tutto il suo staff dirigenziale e tecnico, capitanato da Gianluca Gennaro, Cristiano Partuini, Tommaso Trillo, Giorgio Baglieri, Federica Calisi, Alessandro Capponi, Ezio Albanesi, Roberto Gennaro, Andrea Longo, Matteo Pressato, Giovanni Russo. Simone Sanseverino, Katia Tonello, Andrea Mantuano, Giuseppe Fidaleo, Bruno Passone, Marco Polese e l’inossidabile Carmelo Di Spirito. Presenti, per i saluti istituzionali, il componente della commissione nazionale Aia, Umberto Carbonari, il presidente della commissione regionale arbitri Lazio, Luca Palanca. Al presidente benemerito Michele Serratore l’onore di scoprire i due busti dedicati alla memoria dei compianti massimi dirigenti Domenico Francioni e Vittorio Montemurro che hanno davvero scritto pagine importanti nella storia del comitato pontino. Particolarmente apprezzato l’intervento dell’arbitro della Can A, Claudio Gavillucci, impeccabile anche fuori il rettangolo di gioco, che ha voluto salutare tutti i colleghi della sezione, sottolineando il valore e il senso di appartenenza alla divisa, perché essere arbitri è uno stile di vita quotidiano.

Essere arbitri non è solo una scelta ma una gioia che si impara ad apprezzare giorno dopo giorno. Condividendo la passione per il calcio con il rispetto delle regole, animati sempre dalla voglia di migliorarsi, acquisendo personalità, autorevolezza e senso di responsabilità nel prendere le decisioni. Sviluppando e consolidando nel tempo la capacità di saper pensare ed agire sotto pressione, unita all’attenzione per i dettagli, al mantenimento dell’equilibrio emotivo nelle situazioni più difficili, curando e imparando a gestire la propria forma atletica per restare lucidi fino all’ultimo minuto della partita. Virtù che diventano poi fondamentali e vincenti se trasferite nella vita quotidiana.

Molto attesa la parte relativa ai tradizionali premi istituzionali che accompagnano la fine ufficiale della stagione calcistica. Tanti come sempre i riconoscimenti assegnati ad arbitri, assistenti e osservatori. Al promettente fischietto Francesco Ercole è stato consegnato il premio “Serratore”, riconoscimento che viene attribuito all’arbitro che ha dimostrato, nella stagione appena conclusa, grandi doti tecniche ed umane che lo proiettano verso una carriera ambiziosa.

Gli altri premi istituzionali: “Montemurro” al giovane arbitro Michelangelo Battisti, “Cavalcanti” al più esperto Simone Caputo, “Francioni” per gli osservatori a Filippo Surico, “Granini” al dirigente sezionale Fabrizio Almanza, “Loffredo” all’assistente Andrea Cherchi, “Martella” all’arbitro regionale Alessandro Capponi, “Cinto” all’arbitro Fabio Gennaro di Calcio a 5. Gli altri premiati: Conti, Federici, Fratello, Altomare, Quattrociocchi, Iacovacci, Russo. A Tonello, Longo, Polese, Minà e Aversa un riconoscimento speciale per aver brillantemente superato il corso di formazione per osservatori arbitrali.


(notizia segnalata da Marco Tosarello)