Cronaca

Calabria Verde: due arresti per concussione in concorso

CASTROVILLARI, 27 APRILE – I Carabinieri Forestali del Reparto “Parco Nazionale della Sila” hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari al termine di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari (CS) che riguarderebbe un presunto caso di concussione in concorso. [MORE]

I destinatari del provvedimento giudiziario sono: Salvatore Procopio (agronomo 60enne, libero professionista) ed Antonella Caruso, 53enne funzionaria di “Calabria Verde”, l’ente in house della Regione Calabria che gestisce le attività amministrative nel settore della forestazione. Secondo la tesi dell’accusa, nell’ottobre del 2017 Antonella Caruso avrebbe costretto un imprenditore boschivo (il 35enne Antonio Spadafora) a pagare una tangente di 20mila € per ottenere un’autorizzazione amministrativa necessaria per svolgere un’attività di disboscamento nel territorio comunale di Castrovillari; Salvatore Procopio, invece, avrebbe funto da anello di congiunzione tra il pubblico ed il privato, facendo da tramite per la richiesta ed il pagamento della tangente.
I militari, inoltre, hanno effettuato un’ulteriore perquisizione all’interno della sede dell’azienda regionale, passando al setaccio gli uffici alla ricerca di indizi e materiale che possa essere d’aiuto nel prosieguo delle indagini.

Il nome della Caruso, peraltro, non è nuovo agli investigatori che da mesi seguono le vicende dell’ente forestale calabrese, dal momento che ella risulterebbe tra le nove persone già rinviate a giudizio per tagli boschivi irregolari a Bocchigliero, assieme al Capo di Gabinetto della Regione Gaetano Pignanelli. Potrebbe essere stato proprio quest’ultimo ad indicare Antonella Caruso come responsabile dell’ufficio Patrimonio e Servizi Forestali dell’ente per il distretto di San Giovanni in Fiore.

Una volta diffusa la notizia, il Commissario di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni, sostenendo che “erano mesi che la direzione della nostra azienda non aveva alcun rapporto con la funzionaria arrestata stamattina per concussione. I rapporti con lei si erano infatti interrotti sin dal momento del suo coinvolgimento nell’inchiesta della Procura di Castrovillari sulle false perizie per il disboscamento. Il nostro auspicio, a questo punto, è che le inchieste avviate si concludano consentendo di fare piena luce al più presto su quanto accaduto, ponendo le basi per l’attuazione del nuovo corso nell’attività di Calabria Verde, per il quale ci stiamo impegnando insieme alla Presidenza della Regione Calabria all’insegna della trasparenza e della legalità”.

 

Francesco Gagliardi