Calabria: iniziativa dei familiari per favorire ricerca pescatori scomparsi in mare
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CATANZARO, 24 GENNAIO 2015 - La signora Rosetta Tarantino, moglie di Giuseppe Parrò, il pescatore 52enne scomparso il 27 luglio scorso a Simeri mare (Catanzaro) mentre si trovava insieme ad altri due suoi amici, lancia un ulteriore grido di aiuto alle istituzioni e lo fa rivolgendosi al Ministro della Difesa Roberta Pinotti.
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"un grido per Giuseppe", cosi si chiama la pagina facebok aperta dalla signora Tarantino. Attraverso l'utilizzo di questo diffusissimo social network, in un video, la donna chiama in causa le autorità militari e civili ed in particolare il Ministro della Difesa.
"Ho scritto questa lettera affinchè qualcuno mi aiuti" esordisce, e poi ricostruisce la vicenda della scomparsa del marito e degli amici scomparsi. Aggiunge inoltre, "non è stato mai ritrovato il conzo (palamito, attrezzo di pesca) e, pertanto, esiste una probabilità che i tre vi siano rimasti impigliati e che sia proprio il conzo a trattenerli sul fondo".
Quindi, Rosetta Tarantino, fa l'ennesimo tentativo di scuotere le autorità competenti affinchè continuino le ricerche che possano condurre al ritrovamento del corpo del marito e dei suoi due amici: "non sapete quanto per me sia importante recuperare quello che puo' essere rimasto del corpo di mio marito. Pochi, veramente pochi hanno capito il mio bisogno, altrimenti mi avrebbero concretamente aiutata, come in realtà non è stato.
Chiedo allo Stato e alle istituzioni di aiutarmi, e voglio dire a tutte le persone che ho incontrato in questa vicenda che i corpi degli esseri umani non possono esseri considerati al pari di un oggetto smarrito. Anche senza anima e senza vita, un corpo ha diritto di essere recuperato per rispetto dell’uomo che è stato e per rispetto del dolore dei suoi familiari», questo è quanto affermato dalla moglie del pescatore in altra lettera diffusa in rete.
Pasquale Rosaci (fonte immagine: panoramio.com)