Politica
Calabria regionali 2021: il dibattito elettorale del 29 sett. 2021
CATANZARO, 29 SET - "Senza una nuova gara di appalto, indetta dalla Provincia di Cosenza, sulla Sibari - Sila il completamento definitivo del primo lotto funzionale, tra i comuni di Acri e San Demetrio Corone, continuerà ad essere una chimera. La Provincia di Cosenza indica in tempi brevi, dunque, la nuova gara d'appalto, restituendo ai cittadini fiducia nelle istituzioni e prospettive di futuro; sentimenti che oggi mancano in tutto il territorio regionale, con particolare acutezza nel territorio acrese, vessato da oltre cinquant'anni da infrastrutture inesistenti, con gravi conseguenze sull'economia del territorio". Lo afferma, in una nota, Davide Tavernise, candidato alle regionali per il M5S. "Oltre dieci anni dall'inizio dei lavori, e quarantotto milioni spesi - prosegue Tavernise - rappresentano una più che valida ragione per portare a termine, nel minor tempo possibile e nel rispetto della legge, un'opera che rappresenta una grande via di comunicazione per collegare la piana di Sibari al cuore dell'altopiano Silano, in appena venti minuti. La stampa nazionale racconta, a ragione, la Sibari - Sila come un'opera incompiuta, metafora di un Sud Italia che rovescia i propri figli verso il Nord, incapace di rilanciare l'economia e valorizzare l'immenso patrimonio di risorse naturali di cui è ricca. La provincia di Cosenza e la regione Calabria oggi condividono, pertanto, una responsabilità importante: completare la costruzione del primo lotto funzionale dell'opera, quello compreso tra i comuni di Acri e San Demetrio Corone, per passare, poi, alla definizione del progetto del secondo lotto, e il reperimento delle risorse necessarie per il completamento definitivo della costruzione della Sibari - Sila".
*** "Nella metà del mese corrente il candidato Luigi De Magistris si affannava a dichiarare alla stampa l'approvazione del Bilancio del Comune di Napoli, uno 'schiaffo' ai suoi avversari politici a conferma della buona riuscita della sua azione amministrativa sui conti comunali. Il sindaco uscente, com'è suo uso fare, pone l'attenzione alla forma ma non alla sostanza, non gliene facciamo una colpa, ormai è palese che su questo aspetto faccia non poca fatica. Nessuna menzione, volutamente, al Rendiconto del 2020 ed a tutte le criticità messe nero su bianco dall'organo di revisione. Su una cosa de Magistris ha ragione, il comune non è in dissesto, meglio specificarlo. Se però avesse impiegato il suo tempo ad amministrare meglio Napoli, anziché dedicarsi esclusivamente alla sua candidatura a presidente della Regione Calabria, sarebbe stato più utile per i napoletani ed avrebbe dato più valore alla sua azione amministrativa". Così Serafino Tangari candidato Psi alle elezioni regionali. "Dal Rendiconto 2020 - prosegue Tangari - emergono fortissime criticità sull'equilibrio finanziario, dettato da un incremento dei debiti complessivi iscritti nello Stato Patrimoniale (+28% rispetto al dato di 5 anni prima), il piano di alienazione immobiliare viene definito in ritardo rispetto a quanto preventivato e necessiterebbe di una rimodulazione, viene evidenziato il continuo utilizzo della cassa vincolata (92,7% dell'ammontare complessivo) per coprire le spese correnti. Sulla lotta all'evasione e/o elusione i risultati sono decisamente insufficienti, tanto che a fronte di ben 72 milioni di accertamenti se ne incassano poco meno di 700 mila euro (meno dell'1%)". "Quando De Magistris disquisisce sui bilanci - sottolinea il candidato - non risulta credibile come persona giusta a risollevare le sorti della Calabria".
*** "Scommettere sul futuro in Calabria ci vuole coraggio ma io credo nelle loro potenzialità, nella voglia di fare dove il futuro deve essere giovane. Non voglio più sentir dire, 'non c'è lavoro, non c'è futuro e devo andare via dal mio paese'. Chi vuole crescere deve investire, deve emergere e avere la giusta visibilità, e la deve avere nel proprio paese". Lo afferma, in una nota, Katia Ianni, candidata alle elezioni regionali nella lista " Coraggio Italia". "La nostra regione - prosegue Ianni - ha oggi più bisogno che mai, di una ventata di freschezza in mezzo alla sfiducia di troppi. Il futuro dipende solo da noi e dalle azioni che, una alla volta, riusciremo a compiere per ricostruire insieme la nostra Calabria. Il nostro, continua la Ianni, è uno di quei territori dalle migliaia di potenzialità, ma anche dalle altrettante difficoltà da affrontare. Tanti sogni nel cassetto che io desidero aprire e far in modo che diventino realtà. Non voglio più vivere storie, (l'ho vissuto sulla mia pelle con mio figlio), di chi lascia la propria terra col cuore spezzato per andare a lavorare al Nord, ma io voglio raccontare di storie a lieto fine, rimboccandomi le maniche insieme a voi, alle vostre mamme, ai vostri papà, facendo l'unica cosa da fare in un luogo come la Calabria dove il problema lavoro è atavico; voglio puntare, se me ne darete l'opportunità, sulla possibilità di cucire addosso il mestiere per il quale tanto si è studiato con immensi sacrifici. Voglio che i giovani - conclude Ianni - si possano fidare di me. L'idea è quella di dargli voce e farli sentire protagonisti verso la costituzione del nuovo governo regionale. Io ci credo e credo in loro".
*** Nicola Irto, candidato alle elezioni regionali con il Pd, nella veste di Il vicepresidente del Consiglio regionale, ha ricevuto a Palazzo Campanella mons. Benito Adàn Mendéz Bracamonte, vescovo ordinario militare del Venezuela, M.P. Giulio Cerchietti, Officiale della Congregazione per i Vescovi della Santa Sede, responsabile mondiale degli Ordinariati Militari e il fondatore e presidente dell'Istituto Nazionale Azzurro Lorenzo Festicini. "Dopo un incontro nell'ufficio del vicepresidente del Consiglio regionale - riferisce una nota - gli alti prelati hanno così avuto modo di visitare l'aula Commissioni, l'aula del Consiglio regionale, il polo culturale Mattia Preti e la sala dove è ospitata la Vara sulla quale viene collocato il quadro della Madonna della Consolazione e dove adesso è allestito un centro vaccinale. Irto ha spiegato le ragioni per le quali la mostra dedicata alla Vara in fase di restauro è stata interrotta a causa del Covid e la conseguente decisione di mettere a disposizione della collettività la sala per aiutare la campagna di vaccinazione". "Mons. Benito Adàn Mendéz Bracamonte e M.P. Giulio Cerchietti - riporta ancora la nota - si sono soffermati poi davanti alla scultura dedicata alla memoria di Nicholas Green con le sette campane sovrastate da sette colombe, simbolo degli organi che la famiglia americana ha voluto donare subito dopo la barbara uccisione del piccolo. Benito Adàn Mendéz Bracamonte ha sentito così di rivolgere una preghiera in ricordo di Nicholas e di speranza per chi in questo momento è in attesa di trapianto. «Importante discutere di Calabria e diritti umani con personalità di livello internazionale che dimostrano un grande interesse e affetto per la nostra regione - ha detto Irto - che merita di avere sempre di più un'immagine diversa, e più aderente alla propria dimensione e alla propria bellezza, a tutti i livelli".
*** La scuola è un'importante priorità, ma dal 2011 ad oggi si registra un preoccupante peggioramento. Il rendimento tra il primo e il secondo ciclo scolastico precipita e questo soprattutto al sud. Lo rivela uno studio della Fondazione Giovanni Agnelli, curato da Barbara Romano e altri ricercatori". A sostenerlo è Luigi Lirangi, sindaco di Terranova da Sibari e candidato al consiglio regionale con Fratelli d'Italia. "Secondo lo studio, infatti - prosegue Lirangi - i risultati degli alunni peggiorano sia in matematica che in italiano nel passaggio dalla primaria alla medie. E gli atenei organizzano corsi di scrittura delle tesi per colmare le lacune con cui gli studenti arrivano all'università. L'88% degli insegnanti italiani di scuola secondaria di primo grado ritiene che l'insegnamento sia scarsamente apprezzato e valorizzato nella società. Inoltre tra gli insegnanti di scuola media solo il 66% viene confermato nelle stesse classi, il resto si sposta o trasferisce. Per il candidato di FdI "i problemi della scuola sono tanti e vanno affrontati, con serietà e vigore. Senza una scuola che funziona e docenti preparati e soddisfatti, la Calabria non può andare avanti".
*** "Sarà lo stress o il nervosismo delle ultime battute della campagna elettorale a far trovare ad Amalia Bruni il tempo non per attaccare Occhiuto e il centrodestra, non per attaccare il sistema massomafioso che come un cancro divora da decenni la nostra regione, ma per chiedere conto delle sue posizioni a Salvatore Borsellino". Così Anna Falcone candidata vicepresidente della Regione e capolista "de Magistris presidente". "Dottoressa Bruni, lei è nell'agone politico da poco più di due mesi e forse le è sfuggito un particolare decisivo: si possono avere, e fortunatamente tanti hanno - prosegue Falcone - idee diverse dalle sue e da quelle dei dirigenti del Pd regionale, artefici dell'ennesimo sfascio, ai danni dei loro stessi iscritti ed elettori. Come si fa, a pochi giorni dal voto, ad attaccare una persona che da anni porta avanti il messaggio di Paolo Borsellino, andando nelle scuole, incontrando le comunità, risvegliando nei cittadini quel desiderio di libertà e giustizia contro ogni compromesso morale e opacità politica? Esattamente quello che si guardano bene dal fare i dirigenti del Pd calabrese che sostengono Amalia Bruni: la base di PD e M5S, lo sappiamo, è altrove. Salvatore Borsellino ha usato parole chiare e nette, che testimoniano la radicalità della scelta a cui i cittadini calabresi sono chiamati il 3 e il 4 ottobre: da un lato il sistema di potere che in modo assolutamente trasversale fra centrodestra e centrosinistra ha affossato questa Regione negli ultimi decenni e nel quale anche massoneria deviata e 'ndrangheta hanno sguazzato indisturbati, dall'altro un'alternativa di rottura e di cambiamento rappresentata da Luigi De Magistris e dalle tante donne e dai tanti uomini che lo sostengono". "Abbiamo rimandato al mittente le richieste di Occhiuto: noi - sostiene ancora Falcone - non ritrattiamo su tale posizione chiara e netta contro ogni forma di mafie e zone grigie. Ora la stessa presa di distanza vorremo sentirla dalla Bruni e dai vertici regionali di Pd e Cinque Stelle. Siamo convinti che Amalia Bruni non ha mai avuto nulla da spartire con il malaffare. Ma ora è candidata di una coalizione e risponde politicamente ed eticamente della linea della coalizione e di ogni singolo candidato su temi così cruciali".