Cultura e Spettacolo
"Calabria amara", un libro in cui c'é descritto il bello e il brutto della Regione
CATANZARO , 10 MAGGIO- “Calabria amara” è un racconto ambientato in diversi luoghi della Regione dove da millenni resistono delle antiche tradizioni . Il territorio calabrese, i suoi usi, le problematiche, le sue potenzialità, sono i protagonisti principali. Una storia scritta in maniera semplice, che racconta le enormi problematiche di una terra fortunata ma allo stesso tempo sfortunata. Un focus sui luoghi e sulle principali attrazioni di una terra famosa nel mondo per gli agrumi, per le essenze del bergamotto, ma anche per la piaga del caporalato, della gestione rifiuti e della disoccupazione giovanile. Una Regione poco organizzata che fa scappare i propri talenti, ma che allo stesso tempo è capace di incantare i visitatori. La storia racconta una serie di potenzialità e problematiche che hanno scandito l'intero ‘900. Il protagonista principale è il popolo calabrese, eroico nel fare imprenditoria in una terra che spesso fa scappare gli investitori, ma che molte volte sforna eccellenze che tutti ci invidiano. La Calabria si rilancerà solo grazie ai giovani e alle idee, lo farà con le proprie forze. Non esistono ricette miracolose, ma serve coraggio e tanta voglia di uscire da una zona grigia che per anni ha macchiato e offeso il nome di una delle Regioni più belle del sud Europa.
Sono queste le parole che l'autore, Domenico Varano, catanzarese di nascita, ha voluto usare nella sinassi del libro. Il libro, catalogato nei racconti di narrativa breve, è stato scritto per descrivere le potenzialità e le storture di una Regione martoriata da mille problematiche. L'autore si è soffermato in particolare sui luoghi in cui vive, sulle problematiche che emergono giorno dopo giorno, sulla mancanza di "speranza" per migliaia di giovani costretti all'esodo. Uno spaccato veritiero, descritto con una narrazione coinvolgente in cui a farla da padrone è la semplicità del linguaggio e la voglia di rivalsa dello stesso scrittore, innamorato della Calabria e degli usi e costumi di un popolo molto spesso trascurato.