Calabria. Alta Velocità, Stasi: "Risorse sparite per cambio di progetto"
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Il sindaco di Corigliano-Rossano replica all'assessore Caracciolo e denuncia la gestione delle risorse PNRR.
Corigliano-Rossano – "Le parole dell'assessore regionale Caracciolo dimostrano finalmente una presa di posizione sull'Alta Velocità in Calabria, ma evitano l’argomento cruciale: le risorse del PNRR, che sono sparite. È una conseguenza diretta del cambio di tracciato". Con queste parole, il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, interviene nel dibattito sulla realizzazione della rete ferroviaria ad alta velocità nella regione.
Accuse alla politica e a RFI
"Il cambio di tracciato – sostiene Stasi – è una scelta folle, voluta da RFI con la complicità di una rappresentanza politica priva di visione e competenza. Questa decisione ha ignorato uno studio già esistente, costato 35 milioni di euro e progettato per semplificare l’iter, rispettare le tempistiche e garantire l’accesso ai fondi PNRR. Ripartire da zero significava inevitabilmente rinunciare a quelle risorse".
Il sindaco non esclude che il cambio sia stato deliberato con un intento preciso: "Sarò complottista, ma non escludo che tutto ciò sia stato deciso per escludere l'Alta Velocità calabrese dal PNRR. Parlare di presunte difficoltà tecniche del tracciato interno è un insulto all'intelligenza dei calabresi. Confrontato alla complessità tecnica del Ponte sullo Stretto, questo tracciato è un gioco da ragazzi".
Una visione per la Calabria o solo per la Sicilia?
Stasi pone una questione strategica: "La nostra classe politica ha mai considerato se l'Alta Velocità debba essere un'opportunità per la Calabria o semplicemente un collegamento tra la Sicilia e il resto del Paese? L'Alta Velocità è fondamentale per connettere i territori, potenziare i servizi pubblici e rendere competitivi i tessuti produttivi locali. Limitarsi a considerare minuti in più o in meno di viaggio è miope e dannoso".
L'appello: recuperare il progetto originale
Il sindaco invita a superare le divisioni politiche e a riprendere in mano il progetto originale: "Si torni a discutere del tracciato e degli studi già realizzati. Solo così sarà possibile rispettare le tempistiche e recuperare i fondi del PNRR. Diversamente, i calabresi possono dire addio a questo treno, non solo in senso metaforico".
Conclusione
Stasi chiude con un monito chiaro: "Non rendiamo l'Alta Velocità l'ennesima occasione mancata per la Calabria. Serve una strategia concreta per il futuro dei nostri territori".