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Cacio, Supercoppa 2023: Il derby è del Inter: Milan battuta a Riyadh: 3-0, ecco il commento del tecnico Inzaghi e Pioli
Cacio, Supercoppa 2023: Milan Sconfitto nel Derby di Riyadh: 3-0 ecco il commento del tecnico Inzaghi e Pioli L'Inter batte 3-0 il Milan e vince la Supercoppa 2023. Nella sfidah a Riad, in gol nel primo tempo al 10' Dimarco, al 21' Dzeko.
INZAGHI CON IL DUBBIO LUKAKU, 'PER L'INTER GARA SPECIALE'
"Un derby importantissimo, anche perché è una finale". Obiettivo primo trofeo stagionale per l'Inter, che nel derby di Supercoppa italiana contro il Milan va a caccia della quarta coppa nelle ultime tre stagioni. Una coppa che il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi vuole difendere a tutti i costi, dopo il successo dell'anno passato contro la Juventus. Anche perché vincere, per lui, significherebbe raggiungere Fabio Capello e Marcello Lippi in vetta tra i più vincenti nel torneo a quota quattro trionfi. "Già il derby è partita speciale, questa volta lo sarà ancora di più. Sappiamo l'importanza della partita è anche un derby in una finale ed è successo solo due volte: ha un'importanza ancora maggiore. Ci giochiamo il primo trofeo stagionale, quindi vogliamo giocare una grande partita", ha spiegato Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia. Le motivazioni non mancano, a partire dal vendicare gli ultimi derby persi in campionato. "Derby del riscatto? Lo considero un trofeo, non tutte le squadre riescono ad arrivarci. Sappiamo cosa rappresenta, l'anno scorso lo abbiamo vinto quindi vogliamo difenderlo con tutte le nostre forze", ha proseguito Inzaghi. "Gli ultimi derby persi ci hanno lasciato voglia in più. Ne abbiamo fatti tanti l'anno scorso, sono sempre partite particolari, decise da episodi. Quello di quest'anno lo abbiamo perso non meritandolo". Motivo per cui l'attenzione e la concentrazione dovranno essere al massimo per Barella e compagni. "Conosciamo il Milan, ha grandi qualità e grandi giocatori - ha aggiunto il tecnico nerazzurro -. Troviamo una squadra forte con attaccanti di assoluto valore, dovremo lavorare di squadra perché quando si subisce gol o non si subisce si parla sbagliando solo dei difensori, è tutta la squadra che deve lavorare insieme. Finali? Sono partite a sé, dove ci saranno tanti momenti nella partita dove la squadra dovrà essere brava a gestire i momenti. Il mio augurio è che la squadra stia sempre in partita". L'unico dubbio che il tecnico si porta dietro per quanto riguarda la formazione riguarda Romelu Lukaku. Il belga sembra comunque potersi sedere al massimo in panchina, dopo l'india azione al ginocchio che lo tormenta da una decina di giorni. "Lukaku ieri si è allenato parzialmente in gruppo, dovremo valutare. Ma se non dovesse recuperare, abbiamo speranze per la partita di lunedì con l'Empoli. Il nostro auspicio è che possa lavorare senza dolore perché per noi deve essere qualcosa in più che non abbiamo potuto avere". Per il resto, si va verso la conferma della formazione vista contro il Verona, con l'unica novità il ritorno dal 1' di Barella a centrocampo al posto di Gagliardini.
Pioli a Mediaset: "Primo tempo non all'altezza di una partita del genere. È un duro colpo, ma avremo la forza di reagire"
Stefano Pioli, tecnico rossonero, si è così espresso a SportMediaset nel post Milan-Inter "Non abbiamo fatto un primo tempo all'altezza di una partita del genere. Abbiamo provato a riaprirla con un buon inizio di secondo tempo, facendo poi troppo poco".
Come si spiega questi errori?
"Non siamo abituati a commettere questi errori, poi se commessi contro questi avversari... Non stiamo vivendo il nostro momento migliore dal punto di vista mentale. Dobbiamo fare di più e fare meglio".
Come si riparte?
"Con l'unico modo che conosciamo: lavorando meglio per far alzare il nostro livello. È una sconfitta che ci fa molto male, ma la stagione è lì che ci aspetta e noi dobbiamo ritrovarci".
Avevi delle sensazioni di questo calo mentale?
"Non me l'aspettavo. Conosco i miei giocatori e mi aspetto sempre delle prestazioni positive. In questo momento facciamo fatica a reagire ad un errore, facciamo fatica a rimanere squadra e reagiamo solo individualmente. Gli ultimi risultati hanno pesato".
Theo non ti sta aiutando...
"Non parlerei di atteggiamento. In queste partite l'attenzione c'è. Non è giusto puntare il dito sui singoli. Dobbiamo ritrovare quella leggerezza mentale che ci permetta di giocare il calcio che conosciamo".
È più preoccupato dalla difesa o dall'attacco?
"Sono tante le situazioni in cui dobbiamo sviluppare meglio. È il complesso che deve migliorare, migliorando le prestazioni dei singoli. So che è un duro colpo, ma avremo la forza di reagire".
Quanto ti manca Maignan?
"Gli avversari sono stati molto aggressivi, ci volevano movimenti senza palla più precisi. Mike ha un calcio un po' più lungo, ma serviva fare meglio su altri movimenti
LA VIGILIA
DERBY DI SUPERCOPPA. PIOLI, 'IL MILAN HA ANCORA TANTA FAME'
La fame c'è, la pancia piena è "un luogo comune" e il derby che vale la Supercoppa non è uno spartiacque alla stagione. "Serve equilibrio", spiega Stefano Pioli alla vigilia per difendere il suo Milan chiamato a riscattare due settimane deludenti coincise con l'eliminazione dalla Coppa Italia e due pareggi in campionato. Certe critiche Pioli non le accetta, come quella di dire che la squadra rossonera non ha più fame. "Il nostro, il calcio, è un ambiente pieno di luoghi comuni. Come fa ad avere la pancia piena una squadra così giovane, in cui la maggior parte dei componenti ha vinto un solo trofeo? Credo che tutto quello che ci gira intorno sia sempre esagerato, sia in positivo sia in negativo. Conta solo una cosa la qualità del gioco. Se abbassiamo la qualità diventa più difficile vincere le partite, tutto qua". Ed è quello che è accaduto nelle ultime uscite: è mancata la qualità.
Ma con una competizione ormai terminata (la Coppa Italia), uno scudetto davvero difficile con il Napoli a nove punti e un ruolino di marcia perfetto, vincere il derby diventa quasi imperativo. "Non so se è una partita spartiacque, so che è un obiettivo importante. Siamo sicuri che il Milan non sia quello del primo tempo di Lecce. Mi aspetto una partita di livello - ha sottolinea -. Abbiamo la possibilità di vincere un altro trofeo, vorrebbe dire dare continuità al percorso che abbiamo iniziato. Sappiamo che l'ultima settimana non è stata delle migliori, ma è una partita a sè, come lo sono tutti i derby". Il primo tempo di Lecce ha visto in campo una squadra svogliata e superficiale. "Non era il vero Milan", assicura Pioli. Sotto accusa c'è la difesa e i sei gol subiti in appena quattro partite. "Dobbiamo cercare di difendere meglio - ammette il tecnico rossonero - stiamo subendo troppi gol, dobbiamo ritrovare la compattezza difensiva.
Abbiamo commesso degli errori quando abbiamo preso gol, dobbiamo fare meglio". In difesa potrebbe tornare Kjaer titolare al fianco di Tomori nella coppia di centrali. Un ballottaggio con Kalulu il cui dubbio resterà fino alla fine. Sulle fasce Theo Hernandez e Calabria che da capitano sogna di poter alzare la Coppa. "Abbiamo parlato, ma rimaniamo positivi come prima. Non siamo abbattuti, né tristi - informa il laterale -. Ci sono mancati risultati, ma questo non deve dare pensieri negativi. E' un mio obiettivo alzare questa coppa. Prima però dobbiamo dare tutto quello che abbiamo in campo. Il mio sogno è vincere più trofei possibile. Ovviamente anche questo fa parte di un percorso di alti e bassi, giocarmi una finale da capitano è una grande cosa. Ma giocarla è un conto, vincerla è un altro", racconta Calabria. Sarà a anche compito suo arginare Lautaro e Dzeko, forse Lukaku se recupererà. E il Milan deve sperare che l'attacco torni ad incidere, mancano i gol di Giroud, e fare una partita compatta per dimenticare fatiche e brutte figure, conquistando il secondo trofeo della gestione Pioli.
Della ripresa, al 32' gol di Lautaro.
Inter batte Milan 3-0 (2-0) nella finale della Supercoppa italiana. MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu, Calabria (34' st Dest), Kjaer (20' st Kalulu), Tomori, Hernandez, Bennacer, Tonali, Messias (20' st Origi), Diaz (20' st De Ketelaere), Leao, Giroud (34' st Rebic) (77 Vásquez, 83 Mirante, 7 Adli, 14 Bakayoko, 28 Thiaw, 32 Pobega, 40 Vranckx, 46 Gabbia, 56 Saelemaekers, 94 Bozzolan). All.: Pioli.
INTER (3-5-2): Onana, Skriniar, Acerbi, Bastoni (39' st De Vrij), Darmian, Barella (26' st Gagliardini), Calhanoglu (39' st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (18' st Gosens), Dzeko (26' st Correa), Lautaro (1 Handanovic, 21 Cordaz, 31 Brazao, 2 Dumfries, 12 Bellanova, 33 D'Ambrosio, 45 Carboni, 46 Zanotti, 77 Brozovic, 90 Lukaku). All.: S. Inzaghi. Arbitro: Maresca di Napoli. Reti: nel pt 10' Dimarco, 21' Dzeko; nel st 32' Lautaro Angoli: 6-5 per l'Inter. Recupero: 4' e 6'. Ammoniti: Tonali, Barella, Calhanoglu e Theo Hernandez per gioco falloso, Lautaro per comportamento non regolamentare. Spettatori: 51.357.