Cultura e Spettacolo
Busi e Cabello a rischio chiusura. Di Bella vola a New York
ROMA - C’è chi di 4% di share gioisce e chi di 4% perisce. Dipende dal target della rete e dalle trasmissioni. A La7 Ilaria D’Amico e Gad Lerner quando raggiungono il risultato si grida al successo. Per gli stessi numeri invece, Maria Luisa Busi su Raitre, rischia di vedersi chiudere il programma. C’è poi anche chi – proprio quando le speranze di essere riconfermata per la prossima stagione sono ridotte al lumicino, va a totalizzare proprio quel 4% che rappresenta la salvezza. E’ il caso di Victoria Cabello e del suo 'Victor Victoria'. A Raitre si sta seriamente pensando di tagliare 'Articolotre', il programma di attualità che non è mai decollato.[MORE]
Una prima serata da un milione di telespettatori, con soltanto il 4% dello share, sono risultati al di sotto del target della rete. Si stanno cercando soluzioni alternative per migliorare la situazione. Si ripensa a una nuova edizione del vecchio e collaudato 'Mi manda Raitre' o a nuovi temi, un po’ più originali dei canoni usurati a cui si sono agganciati la Busi e il suo capostruttura Anna Maria Catricalà, finite sul banco degli imputati.
LA SCONFITTA DI VICTORIA. I principali volti de La7 come Ilaria D’Amico, Daria Bignardi, Maurizio Crozza, Luca Telese, Vittoria Cabello sono rappresentati da Beppe Caschetto, vulcanico agente che con la tv di Telecom è in affari anche cinematografici. Lui e la rete hanno prodotto assieme il film Figli delle stelle di Lucio Pellegrini, con Fabio Volo, Pierfrancesco Favino, Claudia Pandolfi dove, e non è un caso, compare un momento del talk show Niente di personale in cui Antonello Piroso intervista un ministro interpretato da Fabrizio Rondolino. Nonostante questo, neanche Caschetto può niente davanti alla decisione della rete di chiudere il programma Victor Victoria. Il problema è dovuto ai bassi ascolti: nelle prime 14 puntate lo share medio è stato inferiore al 3 per cento (2,8), poco davvero se si pensa che il Cabello show viene trasmesso abbondantemente dopo la mezzanotte. Proprio questo, però, sarebbe il problema secondo Caschetto: l’imposizione di Mentana sulla collocazione anticipata del tg della notte, a mezzanotte e prima dei programmi di terza serata, ha costretto la Cabello, come Myrta Merlino con Effetto Domino, a cominciare troppo tardi. Eppure proprio quando il taglio sembra inevitabile ecco il colpo di reni della Cabello: mercoledì scorso Victor Victoria ha raggiunto il record stagionale di 191.000 spettatori (4,42% di share).
SOS AGORA’. Per migliorare gli ascolti della trasmissione mattutina di Andrea Vianello si sta cercando un cambiamento di orario: anticipare il programma alle 8 dopo i tiggì regionali.
DI BELLA VOLA A NEW YORK. Antonio Di Bella, ex direttore del Tg3 e di Raitre, è il nuovo capo dell’ufficio di corrispondenza di New York. Prenderà l’incarico il prossimo 14 marzo, quando Giulio Borrelli andrà in pensione. La notizia conferma che la Rai ha cambiato strategia nei confronti di coloro che hanno un contenzioso con l’azienda. In concomitanza con l’accordo, infatti, è stato firmata la conciliazione tra le parti. Chissà che ora non tocchi a Corradino Mineo e Massimo Liofredi.
STUDIO APERTO MEGLIO DEL TG2. Mercoledì scorso il tg di Italia 1, diretto da Giovanni Toti, ha fatto registrare un altro passo avanti negli ascolti: l’edizione delle 12.25 ha collezionato 2.956.000 telespettatori, per un 22,67% di share. Pensate che lo stesso giorno il Tg2 Oretredici ha fatto 2.654.000 (16,72%).
LA5 REGINA DEL DIGITALE. Ottima performance anche per La5 che ha stabilito una specie di record: ha abbattuto il muro del 2% per le emittenti del digitale (per molti resta un sogno già arrivare all’1%…). La fiction Le due facce dell’amore ha totalizzato 216.000 spettatori per uno share del 2,05%. Chissà però quanto pubblico l’avrebbe seguita se fosse andata in onda in prime time su Canale 5.
MASI METTE A DIETA LA RAI. Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha presentato al cda di viale Mazzini gli interventi di contenimento dei costi. Riguarderanno le trasferte del personale, le spese di rappresentanza, il blocco del turn over fino a tutto il 2011, la sospensione dei passaggi di livello, le consulenze, i servizi di telefonia mobile e le auto blu. Si dovrebbero risparmiare nel 2011 ben 10 milioni.
(notizia segnalata da Alessandro Impellizzieri)