Estero
Bulgaria, Borisov chiede l'annullamento delle elezioni
SOFIA (BULGARIA), 18 MAGGIO 2013 - «Per la prima volta nella storia democratica della Bulgaria la forza politica che ha vinto le elezioni e ha il diritto a governare chiederà l'annullamento del voto alla Corte costituzionale». Ad annunciarlo in conferenza stampa Bojko Borisov, leader del partito di centrodestra Gerb (Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria) uscito vincitore dalle recenti elezioni del 12 maggio.[MORE]
Come previsto nei giorni scorsi, però, la risicata maggioranza ottenuta – il 30,74 per cento – in aggiunta all'isolamento politico del quale il partito era stato fatto oggetto, non ha permesso a Gerb di ottenere la forza politico-elettorale necessaria a formare un governo. Risultato che, in qualche modo, dovrebbe vedere il favore dell'opposizione, che aveva denunciato il ritrovamento di 350.000 schede elettorali necessarie al partito di Borisov per manipolare l'andamento del voto. Eppure la reazione più dura si deve proprio al principale partito all'opposizione – i socialisti di Sergej Stanišev, arrivati secondi con il 26 per cento di voti – che ha accusato il premier di voler provocare il caos nel paese.
Qualora la Corte costituzionale dovesse respingere l'annullamento – accordandosi con quanto stabilito dalla commissione elettorale centrale, che ha evidenziato come non esistano validi motivi per annullare il voto - il rieletto premier ha annunciato la creazione di dare vita ad un governo di “esperti” che ha, però, pochissime speranze di poter resistere a lungo, come evidenziato dall'agenzia Novinite.
Una situazione aggravata anche dal fatto che dei 36 partiti presentatisi alle elezioni, grazie alla soglia di sbarramento fissata al 4 per cento che ha tenuto fuori la rappresentanza di 850.000 elettori, oltre a Gerb ed al Partito Socialista, in Parlamento sono entrati solo il Movimento dei Diritti e Libertà, rappresentante della minoranza turca e la forza xenofoba Ataka, alleata con il governo Borisov nella passata legislatura. Nessuno dei tre partiti sembra avere però alcuna intenzione di entrare nel nuovo esecutivo.
Il ritorno alle urne diventa ogni giorno di più lo scenario più plausibile.
(foto: clandestinoweb.com)
Andrea Intonti [http://senorbabylon.blogspot.it/]