Politica

Bufera su Libero e Feltri per il titolo omofobo

ROMA , 23 GENNAIO- Non si placano le polemiche dopo che stamane il quotidiano "Libero quotidiano" ha aperto la prima pagina con un titolo ritenuto da molti esponenti politici di natura omofoba. Il Direttore Vittorio Feltri aveva scritto in prima pagina "Calano il fatturato e il Pil, aumentano i gay". Un titolo che ha scatenato le reazioni della maggioranza di Governo, in particolare del Sottosegretario con delega all'editoria Vito Crimi. Lo stesso ha rilasciato delle dichiarazioni di fuoco: "Stamane Libero ha pensato bene di aprire con un titolo omofobo, offendendo migliaia di persone. Faremo in modo che questo giornale non riceva più finanziamenti nei prossimi anni". 

A rincarare la dose ci ha pensato il vicepremier Luigi Di Maio che ha commentato cosí: "Vedete questa è la prima pagina di stamattina di Libero, faremo in modo che questo giornale non prenda pjù un finanziamento nei prossimi tre anni, cosí potrà scrivere idiozie senza pesare sulle spalle degli italiani". Subito non si è fatta attendere la risposta di Vittorio Feltri che ha replicato: "Ma stiamo scherzando? L'omofobia è nella testa di chi afferma che il mio titolo è omofobo, chi lo dice si è fermato solo al titolo, non leggendo i dati che le stesse associazioni gay ci avevano fornito". Una brutta vicenda, che tra l'altro è arrivata alla sezione disciplinare dell'Ordine dei giornalisti, che dovrà decidere se sanzionare o no Vittorio Feltri.