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ROSSANO (CS), 1 FEBBRAIO 2014 - Il Consiglio regionale chiede l’insediamento di un tavolo tecnico per trovare tutte le soluzioni atte ad eliminare la “clausola Bucita” dal nuovo Bando di smaltimento rifiuti in Calabria. Un risultato fondamentale, raggiunto grazie all’interessamento e all’abnegazione del presidente della Prima commissione affari istituzionali regionale, Giuseppe Caputo.
Il quale ha chiesto e ottenuto dall’Assise calabrese, riunitasi ieri (venerdì, 31 gennaio), dapprima che la grave problematica, riguardante il vasto territorio dell’Area urbana Corigliano-Rossano e della Sibaritide, venisse trattata come tema prioritario dall’assemblea, e poi l’approvazione, all’unanimità, dell’ordine del giorno che impegna il presidente Scopelliti e l’assessore Pugliano a convocare, nelle prossime ore, un incontro tecnico al fine di valutare tutte le soluzioni possibili volte ad escludere l'utilizzo dell'impianto tecnologico rossanese dal capitolato d’appalto. [MORE]
Soddisfatti il sindaco Giuseppe Antoniotti ed il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Scarcello che intravedono in questo primo, importante step, la disponibilità della Regione Calabria a voler trovare soluzioni alternative al sito di Bucita.
Abbiamo raggiunto un primo considerevole risultato – commenta il Primo cittadino – grazie all’interessamento del consigliere Caputo, che già da settimane sta dedicando tempo ed energia affinché la sciagurata ipotesi di mettere a servizio dell’intera provincia di Cosenza l’impianto di Bucita venga definitivamente accantonata. Certo, l’ultima parola toccherà al presidente Scopelliti e allo staff tecnico regionale, e spero che in quell’occasione, così come ho avuto modo di ribadire in altre circostanze, prevarrà il buonsenso. Rossano, l’Area urbana e tutto il territorio della Sibaritide hanno già pagato pesantemente, per oltre dieci anni, il prezzo della fase emergenziale dei rifiuti calabresi. Perpetrare ancora con questo supplizio e subire la condanna di continuare a ricevere più spazzatura di prima sarebbe degno del più efferato carnefice che infierisce sulla sua vittima.
E a proposito – aggiunge il sindaco Antoniotti – proprio il consigliere Caputo, portando all’attenzione della Calabria il grido di dolore di questo comprensorio, ha ricordato all’intera Assise regionale non solo i danni macroscopici a divenire, sia all’ambiente così come all’agricoltura e al turismo, che potrebbe provocare l’effetto del nuovo bando rifiuti, ma anche le enormi cicatrici che, in tema di criticità ambientali, il comprensorio rossanese porta con se, evidenziando su tutti la mancata bonifica di Olivellosa. Noi non ci arrendiamo e, questa volta, non abbasseremo la guardia finché il problema non sarà risolto definitivamente. Se non dovesse esserci una giusta riflessione sulla problematica, mio malgrado, mi vedrò costretto ad assumere tutti i poteri conferitimi dalla legge. E a quel punto ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Bucita va cancellata dalla carta geografica dell’emergenza rifiuti calabrese.
La presa di posizione dei rappresentanti locali – continua il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Scarcello - era un atto dovuto. Bene hanno fatto Caputo e Gallo a difendere il territorio, che è stato mortificato da un atteggiamento persecutorio da parte di una politica regionale disattenta alle esigenze di quest’area della Calabria, già più volte dimenticata. La Sibaritide e la Città di Rossano hanno la necessità di ottenere una programmazione proiettata allo sviluppo ed all’occupazione – conclude - che serva ad aiutare le tante famiglie ormai sull’orlo della povertà. Ma ad oggi l’attività politica regionale e nazionale, praticata per il circondario, continua a procede in senso opposto.
Notizia segnalata da Comune di Rossano