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NAPOLI, 4 MAGGIO 2013 - Il Comune di Napoli continua ad essere sotto accusa. La pavimentazione stradale, in alcune aree della città, risulta fatiscente e pericolosa per auto e, soprattutto, motociclisti. Tante le denunce fatte pervenire per gli incidenti avvenuti nel giro di pochi mesi, poch gli accorgimenti presi per evitare che si verifichino nuovamente.
Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, Miano e Pianura le arterie maggiormente dissestate. I fondi per sistemarle, tuttavia, sembrano non esserci.[MORE]
Ad affermarlo è il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris che, dopo aver saputo delle denunce a suo carico, si è difeso così:«Ho letto l'atto ed ovviamente mi difenderò in sede giudiziaria, avendo piena fiducia nella magistratura. L'ho fatto anche in passato, nel corso della mia attività di pm, durante la quale ho ricevuto 60-70 procedimenti di varia natura, per aver fatto solo il mio dovere, rispetto a cui mi sono sempre difeso e da cui sono sempre uscito vincitore. Accanto alla difesa in sede giudiziaria che condurrò voglio però rispondere pubblicamente e da subito: è infatti un mio dovere primario parlare alla città e ai cittadini».
Ha poi continuato definendosi «un sindaco senza risorse, a cui hanno consegnato un ente in dissesto finanziario, strozzato dai tagli statali e regionali, soffocato dal patto di stabilità e dalla spending review, costretto ad aderire ad un piano di predissesto per evitare il collasso e il crac finanziario dell'ente e dell'intera economia cittadina. Cosa si sarebbe dovuto fare? Questa amministrazione ha investito tutte le poche risorse disponibili nella manutenzione del manto stradale e nel trasporto pubblico, sempre di più lo faremo perchè crediamo in questa missione che è il governare, anche il governare in condizioni drammatiche, senza soldi e senza aiuti, ma con la sola forza del convincimento e della passione, nell'interesse dei beni comuni e del pubblico».
Col l'arrivo del Giro d'Italia a Napoli l’amministrazione ha avviato una serie di interventi urgenti tra Chiaia e Posillipo, per rappezzare le zone più disastrate.
Tutto ciò, però, ancora non basta.
Fonte: Il Mattino.it
Nicola Capolupo