Bruce Springsteen, adrenalina rock di scena a San Siro
Cultura e Spettacolo Lombardia

Bruce Springsteen, adrenalina rock di scena a San Siro

venerdì 8 giugno, 2012

MILANO, 08 GIUGNO 2012- Ieri sera, Milano si è spogliata delle vesti scaligere della musica classica, per immergersi e farsi guidare, per quattro ore, nel purissimo rock, grazie a lui: The Boss, Bruce Springsteen. Con lui, sul palco, la leggendaria E Street Band, nella sua nuova formazione: Cindy Mizelle e Curtis King (cori); Clark Gayton (trombone), Curt Ramm (tromba), Barry Danielian (tromba), Jake Clemons (Sax) Eddie Manion (sax), Roy Bittan (pianoforte), Charlie Giordano (tastiere), Nils Lofgren (chitarra), Gary Tallent (basso), Steve Van Zandt (chitarra), Max Weinberg (batteria), Soozie Tyrell (violino).

Così, i sessantamila persone presenti a San siro, sono stati investiti da un scarcica di adrenalina, un cocktail esplosivo, passione, divertimento, ma anche di rabbia, attraverto le note di 33 dei suoi brani, suonati in 3 ore e 40 minuti di concerto, senza interruzioni. La prima parte dello show, si svolge in maniera abbastanza standar. Si parte con il brano iniziale: "We take care of our own", seguito da “Wrecking ball”. Il Boss, alterna la sua voce, al coinvolgimento del pubblico e agli spazi della E Street Band, come ad esempio il primo assolo di sax, su Badlands. [MORE]

Da “Candy’s room” in poi, ovverosia dopo circa un'ora di concerto, inizia il vero spettacolo. Springsteen attinge dal suo vastissimo repertorio, riproponendo brani noti e notissimi. Si improvvisa direttore d'orchestra, dirigendo la E Street Band. Tra esecuzioni, particolarmente la conivolgenti:versione full-band di “Johnny 99″, la sequenza “The promise”-”The River”-”The rising”. In particolare, bella la versione piano e voce di “The promise”.

Così, si ci avvicina verso il finale del concerto, anche se il Boss, sembra essere più carico che alle prime battute dello show. Non c’è interruzione per i bis, che parte con “Rocky ground” e si protrae per altre 10 canzoni. Ci si aspetta che, il silenzio dedicato a Clarence Clemons, lo storico sassofonista della band scomparso la scorsa estate, (silenzio che Springsteen ottiene ammutolendo San Siro guardando, sul maxischermo, una foto che ritrae Clemons con la band e fermando la musica sul verso, “When the big man join the band” di Tenth Avenue Freeze-Out), segni la conclusione dello spettacolo. Invece no, il Boss concede altre due canzoni: “Glory days”, concludendo con “Twist and short” (che, nel 2008, a causa dei 22 minuti di sforamento, costarono all'organizzatore una denuncia penale da parte degli abitanti del quartiere).

Dopo Milano,  Springsteen sarà a Firenze domenica 10 giugno (stadio Franchi) e a Trieste lunedì 11 (stadio Rocco).

La Scaletta della serata:

“We take care of our own”
“Wrecking ball”
“Badlands”
“Death to my hometown”
“My city of ruins”
“Spirit in the night”
“The E Street shuffle”
“Jack of all trades”
“Candy’s room”
“Darkness on the edge of town”
“Johnny 99″
“Out on the street”
“No surrender”
“Working on the highway”
“Shackled and drawn”
“Waiting on a sunny day”
“Promised land”
“The promise”
“The river”
“The rising”
“Radio nowhere”
“We are alive”
“Land of hope and dreams”
“Rocky ground”
“Born in the U.S.A.”
“Born to run”
“Cadillac ranch”
“Hungry heart”
“Bobby Jean”
“Dancing in the dark”
“10th avenue freeze out”
“Glory days”
“Twist and shout”

(Video Youtube: Bruce Springsteen Milano San Siro 2012 Dancing in the dark)

Rosy Merola


Autore
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