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BRINDISI, 5 LUGLIO - Su provvedimento del Tribunale di Lecce ai sensi del “codice antimafia” ((D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 ) il nucleo operativo della Guardia di Finanza di Brindisi ha dato esecuzione al sequestro di beni per un totale di 1.300.000 euro nei riguardi di due coniugi [MORE]
Paola, già Paolo C., veggente, ai domiciliari dallo scorso 6 giugno e suo marito F.R., attualmente in stato di libertà, sono i principali indagati dell'operazione denominata "Reservoir Dog", i due furono già arrestati il 29 gennaio scorso su disposizione del gip del Tribunale brindisino, per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata.
I riscontri patrimoniali condotti dalle Fiamme Gialle, disposte dalla Procura di Brindisi, hanno evidenziato una “manifesta sproporzione” tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dai coniugi, la constatazione in oggetto, ha permesso di avvalorare la richiesta di sequestro anticipato finalizzato alla successiva confisca.
I due soggetti, secondo gli inquirenti, sarebbero "persone abitualmente dedite a traffici delittuosi e che, per la condotta ed il tenore di vita sproporzionato rispetto al reddito dichiarato, vivono con i proventi derivanti dalle predette attivita' illecite".
Di conseguenza i militari hanno posto i sigilli a 8 immobili, di cui uno ad Asiago (Vi), 2 autovetture, 6 polizze assicurative e 6 conti correnti, tutti rientranti nella disponibilita' degli indagati.
Nel dispositivo del provvedimento il Tribunale ha disposto che dell'esecuzione del decreto sia dato avviso all'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata.
Luigi Palumbo