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Brief On - i consigli di Giugno #9-16

SOVERATO (CZ) - Ritorna Brief On per consigliarvi delle band emergenti e le loro recenti uscite discografiche nel nostro panorama musicale, queste mini recensioni non hanno il fine di giudicare il lavoro delle band ma hanno il solo obiettivo di stuzzicare la vostra curiosità.

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The Lemon Squeezer – Pop Hurt
The Lemon Squeezer si presentano con il loro quarto album composto da undici tracce e con una grande varietà di sound e di genere. Pop Hurt corre veloce e con stile, miscelando con grande abilità swing, dubstep, funk e soul, con una strumentazione "tradizionale" e ricca di fiati affiancata da una parte elettronica che fornisce alla band i mezzi per ottenere un prodotto discografico di successo. Grazie anche ad una formazione allargata con facilità si attraversano decenni di musica e si toccano stili musicali tirando su un sound pieno, eclettico e trascinante, ricco di colori e sfumature che fano di Pop Hurt una bella rivelazione. I bresciani sanno bene come coinvolgere e far ballare chi li ascolta, anche distrattamente e per caso.

 

Porto Flamingo – 1400gr
I Porto Flamingo dopo quindici anni di carriera musicale ci propongono un album in cui si pone il cervello umano al centro dell'attenzione, 1400gr infatti è il peso del nostro cervello. Il sound di questo disco è ricercato e particolarmente bilanciato: suoni sintentici, chitarre abrasive, morbidi accordi di pianoforte e squadrate note di synth analogici convivono tranquillamente nei brani di 1400gr. La profondità dei testi completa e apporta maggiore bellezza ad un lavoro, tutto sommato pop, in cui nonostante la sua complessità è notevole l'ascoltatore è messo in una facile condizione d'ascolto. I Porto Flamingo in questo disco ce li hanno messi tutti i loro 1400gr!

 

Acid Brew – Acid Brew
L'omonimo debutto dei bergamaschi Acid Brew arriva con qualche decennio di ritardo sulla tabella di marcia della musica mondiale ed affronta generi musicali in cui "si è già dato". Nonostante ciò, il quintetto con grande capacità e buon gusto confeziona nove brani che hanno un sapore fresco nonostante l'attitudine datata della band. Con grande naturalezza e con un caldo sound si fanno strada nei più ardui meandri del blues-rock senza sfigurare, regalandoci un piacevole viaggio spazio-temporale a cui è difficile sottrarsi. Nella semplicità delle composizioni e nella genuinità dei suoni si possono individuare i punti forti di questo esordio: un lavoro semplice e privo di pretenziosità, ma un risultato finale degno di nota.

 

OH! EH? - Non di amore
Non di amore è l'album di debutto di OH! EH? ed è alla costante ricerca del modo di azzerare le differenze tra strumenti elettronici ed acustici. In ogni brano entrambi questi due attori trovano il loro spazio in un gioco a somma zero, ritagliandosi il proprio angolo quando l'altro svolge il ruolo di protagonista. L'intero disco sarebbe da ascoltare con estrema curiosità rivolta sia all'aspetto strumentale dei brani, sia ai testi volutamente ostili alla facilità d'ascolto. Non di amore possiede una ricchezza difficile da riconoscere al primo ascolto, ha bisogno di tempo per essere interiorizzato ed apprezzato a pieno. Ma ne vale la pena.

 

Lenula – Niente di più semplice
I Lenula arrivano dalla provincia di Brindisi e ci presentano il loro secondo lavoro in studio. Niente di più semplice attinge con grinta e con un sound graffiante nel blues rock, con testi a tratti urlati dentro spirali sonore che intrappolano l'ascoltatore. Il trio pugliese si destreggia in un potente mix di suoni fino ad arrivare ad esplosioni psichedeliche o soluzioni placate, a seconda del brano. Niente di più è un album intrigante, sapientemente suonato e ben prodotto: undici tracce che non annoiano ma, al contrario, si infiammano sempre più, arrivando al loro limite e poi ritornando sui loro passi diventando placide ballad. Una bellezza particolare ed affascinante.

 

 

 

Federico Laratta
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