Brick Mansions, la recensione: tutti al luna parkour dell'azione

Brick Mansions di Camille Delamarre, la recensione. Il remake di Banlieu 13 è un luna park d'iperboli, in cui i tendini di David Belle ed il ritmo tesissimo fanno dimenticare la sceneggiatura stiracchiata.

Anche di riciclaggio, l'adrenalina rimessa in circolo fa il suo corso. Così, il ridondante, forse innecessario Brick Mansions di Camille Delamarre (un passato da montatore) rimonta i mattoncini dello script di Banlieu 13, action urbano che dieci anni fa lanciava David Belle, co-fondatore del parkour e stuntman: casca ancora benissimo, pure in questo remake a misura d'audience anglosassone. Che poi, è la taglia standard dell'action movie: acrobazie su scale, evoluzioni da trapezista, vetri rotti, macchine che saltano come i pop corn.

GHETTI A DETROIT - Non siamo più in una Parigi distopica, ma in una Detroit futuristica in mano alla malavita, con tanto di placet impotente del sindaco, che ha autorizzato un quartiere cinto dalle mura: Brick Mansions. Dentro fermenta la criminalità, sotto il pugno di ferro del signore della droga Tremaine (RZA), fuori si covano propositi di giustizia: sia Damien (il compianto Paul Walker), agente della narcotici intenzionato a vendicare il padre, che Lino (David Belle), carcerato cresciuto nel quartiere e voglioso di tornarvi per liberare l'ex-fidanzata rapita da Tremaine. Miscela esplosiva, e qualcosa sta per esplodere davvero: il boss di zona attiva inavvertitamente una bomba, la polizia manda i due a disinnescarla con una mission quasi impossible: penetrare nel fortino, somministrare qualche gragnuola di cazzotti, inserire i codici. 10 ore di tempo e le solite complicazioni di donne.[MORE]

BUDDY E BODY MOVIE - Se la trama implausibile ed il pattern narrativo ricalcano in copia carbone l'omologo francese prodotto Luc Besson, cambiando location ed aggiungendo qualche personaggio, l'ipercinetico e tiratissimo sviluppo filano incuranti della trasandata faciloneria dello storytelling. Basta la mozzafiato sequenza d'apertura, che culmina nell'esibizione da parkour di Lino, per calibrare le aspettative: si mena e ci si menano pose muscolari, il buddy movie diventa un body movie che funziona come un prison escape all'incontrario, con andata e ritorno: un salto mortale all'indietro. Ci si potrebbe persino azzardare a lusingare con timidi applausi la graduale costruzione del tandem Walker\Belle, sia fisico (le rispettive tecniche di guerriglia) che psicologico (i traumi delle perdite, la diversità dei fronti). Meglio, però, ignorare complicazione psicologiche e spunti socio-politici, pure accennati: conta piuttosto come Delamarre sappia secondare uno stuntwork in tempo reale impressionante, con camera a spalla, inquadrature a figura intera, swift ed oscillazioni ballettistiche. Funzionale tutta la parte tecnica, anche troppo: un montaggio molto aggressivo (Carlo Rizzo ed Arthur Tarnowski) e lo score musicale di Trevor Morris che picchia più duro delle nocche, mentre l'azione tambureggia negli sfondi urbani sapientemente allestiti dal production designer Jean A. Carriere.

B-movie fino all'osso, dunque, ma di serie A nel finalizzare l'assist di un soggetto congegnato scopertamente per giustificare salti da tetti alti quanto una pila di clichès d'azione sovradimensionata. Another brick nel muro di genere, ma con buona carpenteria, veloce e furiosa: un dialogo o un secondo in più sarebbero stati di troppo, Brick Mansions è divertimento puro al limite dell'overdose.

DATA USCITA: 01 maggio 2014
GENERE: Azione, Drammatico
ANNO: 2014
REGIA: Camille Delamarre
SCENEGGIATURA: Luc Besson, Bibi Naceri
ATTORI: Paul Walker, Robert Maillet, RZA , David Belle, Carlo Rota, Kwasi Songui, Andreas Apergis
FOTOGRAFIA: Christophe Collette
MONTAGGIO: Carlo Rizzo, Arthur Tarnowski
MUSICHE: Trevor Morris
PRODUZIONE: Brick Mansions Productions Inc, EuropaCorp
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: Canada, Francia
DURATA: 90 Min

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Antonio Maiorino
critico cinematografico - follow on Twitter