Estero

Brexit, Tusk: "Accordo commerciale con Londra solo dopo definizione termini uscita dall'UE"

BRUXELLES, 31 MARZO - Non ci saranno negoziati sulle future relazioni con il Regno Unito, almeno finchè non saranno stati fatti sufficienti progressi sui dettagli della Brexit. Questo, in sintesi, il messaggio di Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo, che ha dichiarato: “solo quando avremo raggiunto un certo stato di avanzamento nell’uscita, potremo discutere dei nostri futuri rapporti”.

Toccherà quindi al Consiglio Europeo monitorare i progressi, sulla base di linee guida comuni a tutti i 27 Stati Membri, per poter stabilire se si possa procedere ad una fase successiva nelle negoziazioni.[MORE]

In ogni caso, se Londra dovesse restare parte del mercato unico europeo dopo la Brexit, comunque sarebbe chiamata a rispettare le quattro libertà fondamentali, tra cui quella di circolazione, e quindi di immigrazione, delle persone.

Il Regno Unito dovrà inoltre corrispondere all’Unione i crediti da essa vantati nei suoi confronti. “Non si tratta di un conto Brexit”, ha precisato Tusk, sottolineando che è una decisione “giusta nei confronti di tutti coloro ai quali questi soldi sono dovuti”.

Il presidente del Consiglio Europeo ha poi rassicurato che, nonostante i negoziati non saranno semplici, L’Unione non ha alcuna intenzione di avere un approccio punitivo.

A fare eco a Tusk è stato il primo ministro Maltese, Muscat. “I negoziati saranno duri, ma non sarà una guerra: entrambe le parti hanno bisogno di continuare ad essere in rapporti amichevoli”, ha dichiarato, ricordando inoltre che “il principale obiettivo di un futuro accordo commerciale dovrà essere quello di preservare l’integrità del mercato unico europeo”.

Non sembra invece essere all’ordine del giorno del Governo May la permanenza nel mercato unico: Londra è infatti propensa ad un’uscita, cui far seguire una rinegoziazione per settori con l’Unione.

Filtra rassegnazione tra le fila delle opposizioni a Westminster: sia i Labouristi che i Liberali hanno sottolineato come lo scenario che va disegnandosi veda l’UE nel ruolo di parte forte nelle trattative post Brexit, criticando ancora una volta coloro i quali avevano promesso un’uscita senza costi e senza sacrifici.

Le linee guida dei negoziati saranno ridiscusse nelle prossime settimane. Tusk presiederà un incontro dei 27 verso la fine di Aprile per definire i dettagli della posizione Europea, prima di iniziare le trattative vere e proprie, che riguarderanno prioritariamente i debiti di Londra, la cittadinanza Europea e la questione Irlandese.

Paolo Fernandes

Foto: BBC.com