Estero
Brexit, scampata sfiducia May.
Scampato ,ieri sera, in casa Tory, un fratricidio politico che vedeva conservatori “ribelli” da un lato e May dall’altro. Il Regno Unito pericolosamente vicino al no deal e dopo il voto in parlamento posticipato si ritrova davanti all’ennesima esplosione nel campo minato Brexit che continua a lasciare dietro di se, sotto l’aspetto politico, morti e feriti. l’establishment politico di UK ha definitivamente metabolizzato i rischi di una discontinuità nella gestione della negoziazione Brexit:
In un momento di così fragile stabilità politica e economica, con la sterlina in calo, un cambio di leader del partito avrebbe lasciato il paese scivolare in una ancora più vertiginosa incertezza politica ed economica che non è in grado di sostenere.
May ha dovuto affrontare dal giorno della presa in carico di un ruolo fondamentale nella Brexit, una lotta che secondo le regole del partito conservatore dovrà passare in altre mani tra un anno.
Gli ultimi tre anni post voto sono stati caratterizzati da una flessione strutturale della sterlina che ha ridotto il prezzo dell’export aumentando quello dell’import, dall’aumento dell’inflazione e nonostante una parvenza di stabilità l’economia del regno unito continua navigare in mari di incertezza lungo una rotta che prevede anche potenziali tzunami.
Quanti ancora di quelli che hanno votato Brexit hanno ancora lo stomaco per raccontarlo? E quelli che possono perché non hanno ancora raggiunto la quarta età sono ancora convinti del voto che sta piegando il paese che credevano essere talmente forte da vivere senza un, anche se un po' tormentato, amico come l’unione europea?