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Brexit: sarà soft, Theresa May ha convinto i ministri

LONDRA, 7 LUGLIO 2017 – A oltre due anni dal referendum sulla Brexit - 23 giugno 2016 -, data in cui il 51,9% degli aventi diritto al voto ha espresso la propria preferenza sulla cessazione della permanenza della Gran Bretagna all’interno dell’Unione europea, si torna a parlare di una procedura di uscita dal blocco che sia soft. [MORE]

Dopo anni concitati in cui è spesso sembrato che una crisi potesse condurre alla fine del suo governo, Theresa May è riuscita a convincere il gabinetto dei ministri, dopo circa dodici ore di lavori e convocato a a Chequers Court residenza di campagna del primo ministro, a sostenere il suo piano per una Brexit per cui sia garantito il libero mercato per i ben industriali e agricoli con gli altri stati dell’Unione e fondato su regole comuni e un “territorio doganale congiunto”, secondo quanto riportato su The Indipendent.
Le difficoltà risiedevano tutte nel Parlamento, dove chi si è schierato contro la Brexit nel 2016 è in maggioranza e in totale disaccordo con una dura uscita del paese dall’Ue: “Se non riescono a decidere, toccherà ai Comuni prendere il controllo” ha detto un deputato filo-europeo all’Afp.

 

Superato l’ostacolo interno, al governo tocca adesso trovare un accordo con gli altri leader europei entro il prossimo ottobre, per rispettare le tempistiche dell’intero iter e avviare la Brexit ufficialmente a partire dal 29 marzo 2019.

Fonte immagine Daily Express

Claudia Cavaliere