Estero

Brexit, oggi avvio formale. Alfano incontrerà Johnson per tutela italiani a Londra

LONDRA, 29 MARZO -  Inizierà alle 13.30 di oggi, con la consegna della lettera d'invocazione dell'art. 50 del Trattato Lisbona, la procedura di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. L'ambasciatore del Regno Unito a Bruxelles depositerà il documento firmato dalla premier britannica May nelle mani di Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo. [MORE]

"E' uno dei momenti più importanti nella recente storia del Regno Unito", ha affermato la May, la quale intende comunque creare una "relazione profonda e speciale con l'Europa". Ciò non sembra essere abbastanza per la Scozia, il cui parlamento ha votato in maggioranza a favore di un nuovo referendum sull'appartenenza al Regno Unito proprio per garantirsi la permanenza nell'Unione.

E' la prima volta nella storia dell'Ue che l'art. 50 viene attivato; da questo momento, inizierà un complesso percorso di negoziazione che, stando alle regole europee, dovrebbe concludersi in due anni esatti. Qualora non risultassero sufficienti, i ventisette stati potrebbero unanimemente optare per una proroga dei tempi del negoziato oppure il Regno Unito potrebbe abbandonare il tavolo anche in assenza di un'intesa. 

Nell'ambito delle negoziazioni, sarà molto importante definire le sorti di tutti quei cittadini europei residenti nel Regno Unito. Come riportato dall'Ansa, il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha annunciato ai microfoni di Rtl il suo incontro, in data odierna, col ministro degli esteri britannico Boris Johnson, al quale ribadirà "quanto sia importante il fatto che centinaia di migliaia di italiani che vivono e lavorano a Londra siano tutelati dei loro diritti e abbiano la possibilità di godere dei benefici lavorativi nella stessa logica in cui paesi europei garantiscono tali benefici ai cittadini britannici". Sempre in merito al negoziato, Alfano ritiene che l'approccio non debba essere punitivo: "Vogliamo dimostrare che non hanno fatto un buon affare, ma deve essere chiaro che stanno uscendo dall'Ue non dall' Europa, siamo alleati ad esempio nella Nato e ci sono temi cruciali come la sicurezza e la difesa su cui Londra rimane un alleato affidabile per noi".

 

foto: policlic.it

Marta Pietrosanti