Politica

Brexit, la poltrona di May in cambio dell’ok agli accordi

LONDRA, 28 MARZO - La rinuncia del potere per il bene del paese. Questa la preghiera finale di May per il passaggio della  Brexit alla Camera dei Comuni. Proposta del partito conservatore in cambio dell’approvazione del divorzio da Bruxelles abbracciata da May per la conservazione dell’integrità di un Inghilterra piegata da una contrattazione lunga e instabile. 

May ha dovuto portare una corona impopolare tirata da una parte dal peso del referendum pro brexit e dall’altra dall’irraggiungibilità delle pretese inglesi per il divorzio con EU. Dopo una lotta durata due anni e una forte e continua minaccia di no-deal finalmente sembra essere arrivati ad un punto di svolta, la poltrona della may in cambio del passaggio degli accordi con Bruxelles.  “Ho udito con chiarezza l’umore del partito. "So che c’è il desiderio di un nuovo approccio e di una nuova leadership nella seconda fase della Brexit. Sono pronta a lasciare questo posto prima di quando intendessi, per il bene della nazione e del partito” sono le parole della prossima ex premier May. 

Il politico non è un uomo di potere ma una rappresentazione in persona del volere del popolo, la sua rappresentazione politica. E' per questo motivo che il bene del paese viene messo al primo posto dal suo primo ministro che favorisce una fine favorevole di una dura contrattazione rispetto all'attaccamento a un potere che porterebbe il paese più vicino che mai a un disastroso no-deal.

Le dimissioni sono attese per l’autunno e si è già dato il via alla gara alla successione