Estero
Brexit, frontiera Regno Unito - Irlanda: Dublino minaccia il veto
BRUXELLES, 24 NOVEMBRE – Dublino alza la voce sulla Brexit, e lo fa per bocca del ministro degli Esteri Simon Coveney, che ha oggi minacciato di porre il veto al passaggio alla seconda fase dei negoziati per la definizione dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.[MORE]
Il tema controverso è rappresentato dalla frontiera tra EIRE ed Irlanda del nord: per Dublino è fondamentale che venga raggiunto l’accordo su una soluzione che eviti la ricostituzione di un confine “fisico” tra i due Paesi, e che ciò avvenga prima del vertice dei capi di Stato e di Governo in programma per metà dicembre.
Il 14 ed il 15 dicembre, infatti, il Consiglio Europeo si riunirà per valutare se vi siano stati progressi sufficienti su diritti dei cittadini, impegni finanziari e “questione irlandese” per poter procedere con la seconda fase dei negoziati, quella relativa alla definizione delle relazioni future tra l’Unione e Londra e al cosiddetto periodo transitorio.
“Se non ci saranno progressi su come evitare una frontiera fisica sull’isola di Irlanda, non possiamo muoverci alla fase 2” ha sottolineato Coveney, ricordando che non permetterà la riemersione di una nuova frontiera ed evidenziando che sul punto Dublino “avrà una posizione molto ferma”.
Il ministro ha inoltre ribadito che “divergenze in termini regolatori tra Irlanda del nord ed EIRE renderebbero molto più difficile l’evitare controlli ad una frontiera fisica”. Quello che concretamente l’Irlanda chiede, dunque, è la permanenza di Belfast nel mercato interno e nell’unione doganale, una richiesta in aperto contrasto con la posizione di Londra.
La premier britannica Theresa May ha infatti già preso le distanze da una simile soluzione, in quanto l’applicazione di un tale regime all’Irlanda del Nord metterebbe a repentaglio l’integrità legale del Regno Unito. Dublino, però, non scherza, ed ha già fatto sapere che “i britannici non hanno capito la determinazione irlandese”.
Oggi Coveney incontrerà Michel Barnier, capo negoziatore dell’Unione: la partita è ancora aperta, la fase-2 dei negoziati sembra lontana, lo stallo è un rischio concreto. Intanto, il tempo scorre.
Paolo Fernandes
Foto: bbc.com