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Brexit, Barnier: "C'è testo per accordo, ma resta nodo Irlanda"

REGGIO CALABRIA, 19 MARZO 2018 - "Abbiamo trovato l'intesa questa mattina su un'ampia parte di quel che costituirà l'accordo internazionale per il ritiro ordinato del Regno Unito". Questo è l'annuncio dato dal capo-negoziatore dell'Unione Europea per la Brexit, Michel Barnier, in una conferenza stampa con la sua controparte britannica, Daivd Davis. [MORE]

L'intesa è stata raggiunta "dopo intense negoziazioni che si sono tenute a Bruxelles negli ultimi giorni e nelle ultime notti", ha detto Barnier.

"E' un accordo internazionale su cui stiamo lavorando, con la precisione il rigore e la certezza giuridica che ogni accordo internazionale richiede - ha aggiunto - stiamo lavorando a un testo giuridico congiunto che costituisce una tappa decisiva. E siamo d'accordo su una larga parte di questo".

Nonostante i progressi fatti, restano "due punti di divergenza di primaria importanza": sulla governance dell'accordo di ritiro e le modalità per evitare il ritorno della frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord. "Dobbiamo avere una soluzione funzionanti e praticabile per evitare il ritorno della frontiera fisica - ha spiegato Barnier - Ci resta ancora molto lavoro su Irlanda e Irlanda del Nord",

Barnier, poi, ha ricodato che domani vedrà i 27, poi la delegazione del Parlamento europeo.  Successivamente, sarà il Consiglio di giovedì e venerdì a Bruxelles "a valutare le tappe della negoziazione".

Di "passo significativo" parla il ministro britannico per l'uscita dall'Ue, David Davis. Secondo Davis, "i cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze per prepararsi al futuro. Oggi c'è una certezza su termini e condizioni".

Il periodo transitorio dopo la Brexit "sarà di 21 mesi", ha detto Davis. La proposta di porre fine al periodo transitorio il 21 dicembre 2020 era stata avanzata dall'Ue. "E' abbastanza vicino ai due anni che avevamo chiesto", ha spiegato Davis.

Davis, poi, ha sottolineato in particolare la possibilità per il governo britannico di condurre negoziati su futuri accordi commerciali con paesi terzi che entraranno in vigore solo dopo la fine del periodo transitorio.

Daniele Basili

immagine da eunews.it