Breivik, il mostro di Utoya, sbuffa dal carcere: «Voglio la nuova play station»
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OSLO, 16 FEBBRAIO 2014-Anders Behring Breivik, l’estremista trentacinquenne norvegese che nel 2011 massacrò a Utoya 77 persone, ha minacciato lo sciopero della fame contro le sue condizioni di detenzione che non ha esitato a definire addirittura una vera e propria "tortura". Fra le dodici (deliranti) richieste alle autorità carcerarie, la sostituzione della Playstation 2 con il modello più aggiornato, poter scegliere i giochi da utilizzare e un aumento del salario che riceve in carcere.
In una lettera dattiloscritta datata 29 gennaio e inviata anche a molti media, Breivik elenca degli adeguamenti che migliorerebbero la sua detenzione tirando in ballo la normativa europea nel campo di diritti fondamentali, con riferimento alla possibilità di passeggiare e di comunicare. infatti lo stragista vorrebbe anche un computer nuovo per poter comunicare con il mondo esterno tramite internet. Non vuole inoltre che gli siano effettuate perquisizioni corporali e si lamenta anche del numero di passeggiate che gli sono concesse. Contesta fra l'altro di avere a disposizione "solo" videogiochi per bambini di tre anni.[MORE]
Il "mostro di Utoya", condannato a 21 anni di carcere (pena massima prevista dalla legge norvegese) si trova in isolamento dal 2011 per motivi di sicurezza, ha dichiarato di essersi comportato "in modo esemplare" e a tal proposito chiede il raddoppio della paghetta settimanale di 36 euro che riceve come tutti gli altri detenuti.
Davide Scaglione