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Brasile: Lula nominato al governo da Rousseff tra le proteste

ROMA, 17 MARZO 2016 – Sembra un vero e proprio matrimonio di convenienza quello messo in atto dalla presidente del Brasile Dilma Rousseff dopo la chiamata al governo dell’ex presidente Lula. Quest’ultimo ottiene infatti il superministero della Casa civil e potrà dunque coordinare l’attività dell’esecutivo. Una scelta, quest’ultima, che sembra convenire ad entrambi. Lula infatti, in questo modo, non fa altro che mettersi al riparo dalle grinfie dei magistrati che lo accusano di riciclaggio per l’acquisto di un attico di lusso, smentito dallo stesso Lula. Ma, dopo il giuramento che avverrà nella mattinata di oggi (giuramento inizialmente previsto per martedì prossimo), l’ex presidente potrà considerarsi al riparo perché potrebbe essere indagato solamente dai giudici del Supremo Tribunale Federale, di nomina politica e quindi scelti proprio da lui o da Dilma. Quest’ultima invece, in cambio della nomina, sembra possa servirsi del carisma e della riconosciuta abilità politica di mediatore dello stesso Lula, entrambi utili per cercare di mettere fine al tentativo di impeachment in parlamento nei suoi confronti.

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Nel frattempo, il giudice Sergio Moro, titolare dell’inchiesta “Lava Jato”, la Mani pulite brasiliana, nella serata di ieri ha reso pubbliche alcune intercettazioni telefoniche proprio tra Lula e Rousseff dove sembrerebbe emergere in maniera abbastanza chiara, almeno secondo Moro, il fatto che la nomina di Lula sia stata messa in atto allo scopo di ostacolare la giustizia. Immediatamente dopo la pubblicazione delle intercettazioni, molto proteste sono scoppiate un po’ in tutto il Brasile tra la popolazione, mentre un gruppo di deputati dell’opposizione ha reclamato la “rinuncia” della presidente.
 

Alessio Crapanzano

(FOTO: gds.it)