Politica

Bracciante morta, Martina: "Combattere il Caporalato come la Mafia"

BARI, 19 AGOSTO 2015 – “Il caporalato in agricoltura è un fenomeno da combattere come la mafia e per batterlo occorre la massima mobilitazione di tutti: istituzioni, imprese, associazioni e organizzazioni sindacali. Chi conosce situazioni irregolari deve denunciarle senza esitazione”. Così ha dichiarato il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, intervenendo in merito ai recenti casi di braccianti morti nelle campagne.

“In queste settimane - aggiunge il ministro - abbiamo lavorato con il ministero del Lavoro sia per intensificare i controlli che per consolidare nuove pratiche utili al contrasto permanente del fenomeno”. Inoltre, dal primo settembre prenderà il via la ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’, un progetto che, secondo le parole di Martina, “abbiamo fortemente voluto dal ministero delle Politiche agricole, e che è diventata finalmente realtà in questi mesi”.

“È uno strumento importante. Dal primo settembre le aziende agricole potranno aderire alla Rete tramite il portare internet Inps. Per la prima volta in Italia si istituisce un sistema pubblico di certificazione etica del lavoro che riguarderà proprio le imprese agricole. Il ‘certificato di qualità’ non sarà un semplice bollino di natura burocratica ma attesterà il percorso delle verifiche puntuali e preventive effettuate individuando e valorizzando le aziende virtuose”. [MORE]

Sempre nei prossimi giorni, dovrebbe inoltre essere rafforzato il cosiddetto “collegato agricoltura”, un progetto parlamentare che “prevede l’adesione alla Rete, attraverso la stipula di convenzioni, degli sportelli unici per l’immigrazione, delle istituzioni locali, dei centri per l’impiego e degli enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura”.

Questo è solo un primo passo – ha concluso Martina -, ma può fare davvero la differenza se utilizzato con continuità e attenzione da parte di tutti. La nostra deve essere una battaglia senza sosta e senza quartiere alla piaga del caporalato e del lavoro nero in agricoltura”.

(foto: statoquotidiano.it)

Sara Svolacchia