Cronaca

Bracciano, sequestrate pompe di captazione abusive: venti indagati

BRACCIANO, 29 AGOSTO- Il blitz dei militari del Nucleo operativo ecologico presso il lago laziale è avvenuto questa mattina ed è stato coordinato dalla procura di Civitavecchia. [MORE]

Sono state individuate, censite e sequestrate venti pompe idrauliche che servivano per la captazione dell’acqua lacustre, Le tubature erano poste su terreni privati nei comuni di Bracciano, Anguillara e Trevignano e prelevavano acqua abusivamente.


Il blitz si è verificato dopo un monitoraggio avviato nelle ultime settimane dai carabinieri del Noe e dai responsabili del Parco regionale pertinente ai sistemi di captazione dal lago, che mostra evidenti segni di siccità.


Ai venti responsabili delle pompe idrauliche sono stati notificati avvisi di garanzia per la violazione degli artt. 425 bis e 542 quinquies del codice penale, e sono quindi accusati di inquinamento ambientale colposo.


Il blitz del Noe ha scatenato un acceso dibattito fra Acea e Pd: all’affermazione del presidente Acea Ato 2, Paolo Saccani: “Il lago di Bracciano, tra caldo e allacci abusivi, perde quota anche in assenza di prelievi” è subito pervenuta la risposta del deputato Pd Minnucci, secondo il quale Acea “utilizza qualunque mezzo a sua disposizione per scrollarsi di dosso ogni responsabilità. Oggi, a fronte del razionamento del servizio idrico a Roma lascia sottendere che parte delle colpe sono da attribuire agli allacci abusivi perpetrati a Bracciano da cittadini privati, ponendo l’accento anche sulla riduzione del volume dei prelievi imposto dal presidente Zingaretti. "

E continua: "Acea è un lupo travestito da pecora che finora ha pensato solo alle sue casse a discapito dei suoi utenti. Invece di programmare nel corso del tempo un piano di investimenti serio e adeguato alle esigenze dei territori, ha pensato a tirare avanti forte del suo status di monopolista del servizio idrico integrato.”


(foto da Leonardo.it)

Eleonora Ranelli