Societa'
Bovalino: si sono ritrovati dopo 55 anni. Sono i “ragazzi” della 3^ elementare della Scuola del Centro - anno1969.
BOVALINO (RC), 08 AGO - Si sono ritrovati esattamente dopo 55 anni! Sono i “ragazzi” della 3^ elementare della Scuola del Centro di Bovalino Marina (Rc), una classe di 21 alunni che nel 1969 era stata istruita dal Maestro Giovanni Ruffo, che oltre ad essere docente scolastico era anche un sopraffino poeta ed un gran letterato, un personaggio rimasto per sempre nei cuori non solo dei suoi ragazzi, ma anche in quello di tutta la comunità bovalinese.
I “giovani” -si fa per dire- si sono presentati all’appuntamento odierno in condizione sicuramente accettabile, qualcuno con i capelli un po’ imbiancati (i più fortunati) e con qualche chiletto in più, ma la passione, l’amicizia e la voglia di stare ancora insieme erano la stessa di allora ed era palpabile nell’aria festaiola del paese, che in questi giorni si appresta a rendere omaggio al Santo Patrono, San Francesco da Paola, protettore anche della gente di mare.
A rendere possibile questa reunion scolastica è stata la volontà e la perspicacia di Rocco Pelle, un figlio di quella Bovalino che nonostante la distanza dal luogo di residenza (provincia di Como) non ha mai tagliato i ponti con il passato, anzi tutt’altro. Il suo impegno, portato avanti con la collaborazione di qualche vecchio compagno di scuola, ha prodotto i risultati sperati: prima si è riusciti a spulciare nel cassetto dei ricordi riportando alla luce nomi e cognomi dei compagni di classe di un tempo; poi si passati alla fase organizzativa che ha posto al centro dell’attenzione la mancanza dell’unico compagno scomparso da qualche anno, Francesco Carpentieri (detto “u russu”), presente oggi tramite la presenza dei suoi familiari, in particolare della vedova Teresa e dei figli.
Gli alunni della 3^ classe, anno 1969 erano in tutto 21, all’evento sono stati presenti in 17 perché uno è purtroppo deceduto, uno (Antonio Flaminio non è stato rintracciato) e due (Riccardo Speringo e Stefano Puntoriero) non sono potuti intervenire perché lontani da Bovalino. Pertanto i presenti sono stati: Maurizio Denisi; Antonello Agostini; Giuseppe Pelle; Giovanni Todarello; Francesco Primerano; Antonio Villi; Quinto Italiano, Natale Piccolo; Filippo Giorgio; Tommaso Ruffo; Tonino Marra; Rosario Chirchiglia; Rocco Pelle; Angelo Riccobene; Domenico Crupi; Rocco Sacco e Tonino Albanese.
L’incontro è stato organizzato con lo spirito goliardico che contraddistingue in genere questo genere d’incontri, ma anche con la voglia di poter rendere il doveroso omaggio ad una persona e compagno che oggi non c’è più, e per farlo è stata organizzata la celebrazione di una Santa Messa che ha avuto luogo, con inizio alle ore 19, presso la Chiesa San Nicola di Bari a Bovalino, in concomitanza con l’arrivo nella cittadina jonica della Sacra reliquia di San Francesco da Paola (il cappuccio), giunta direttamente dal Santuario regionale di Paola, accompagnata da Padre Domenico Crupi, altro figlio di Bovalino e Portavoce ufficiale del Santuario.
Al termine della celebrazione i compagni di classe, dopo la lettura di una lettera che ha ricordato la figura di Ciccio Carpentieri, alla famiglia è stata consegnata dai compagni una foto autografata da tutti ed un omaggio floreale a testimonianza dell’amore e dell’affetto che tutti i compagni nutrono ancora nei confronti dell’amico perduto. Si è trattato di un momento toccante e commovente al tempo stesso, un atto che rafforza ancor di più il già forte legame che c’è stato e che ci sarà ancora tra i “ragazzi” della 3^ elementare anno 1969.
“E’ stato bello ed emozionante, specialmente per noi che viviamo fuori dal contesto paesano, rivedere quasi tutti meritatamente in pensione, con i capelli bianchi e con qualche chilo in più -così ha detto Rocco Pelle a margine della Santa Messa-. Quello di oggi è stato un vero e proprio sogno che siamo riusciti a realizzare tutti insieme, unendo gli sforzi per effettuare le ricerche e contattare gli amici. Avremmo voluto avere con noi anche chi purtroppo ci ha preceduto nel lungo cammino della vita, ma siamo certi che anche da lassù “Ciccio” ci è vicini e gioisce insieme a noi ed alla sua famiglia”
E’ stata una “serata amarcord” dal sapore genuino e particolare, proseguita poi con una cena presso un noto locale bovalinese trascorsa tra racconti, aneddoti, emozioni e tanti abbracci e risate che hanno riportato indietro di oltre cinquant’anni i “giovanotti” della 3^ elementare.
Pasquale Rosaci