Cultura e Spettacolo
Bovalino: presentato il murales di Alessandro Allegra “I colori di Ulisse”
BOVALINO (RC), 12 GEN - Un murales collocato sulla parete bianca della torre posta a lato del Comune, realizzato dall’artista Alessandro Allegra e finanziato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, avrà il compito di rafforzare ancor più l’immagine e l’identità storica e culturale di Bovalino nel mondo. Si tratta di un progetto elaborato tre anni fa e nato da una intuizione del Consigliere Metropolitano Filippo Quartuccio, un progetto avente l’obiettivo di esaltare la bellezza naturale e paesaggistica dei luoghi abbinato all’aspetto culturale inteso come forma identitaria di un luogo e di una comunità. In questi tre anni sono stati oltre 60 le opere sparse in giro per la città metropolitana, opere che rappresentano la grande voglia di rinascita e di rivalsa di un territorio molto spesso bistrattato dai media ed utilizzato soltanto come bacino di voti dalla politica intesa ad ogni livello.
Per presentare questa ultima fatica dell’artista Allegra, mercoledi scorso 10/01/2024, con inizio alle ore 18 presso l’aula consiliare del Comune di Bovalino, si è svolta l’inaugurazione e la presentazione dell’opera denominata: “I colori di Ulisse”. A moderare l’incontro ci ha pensato l’Assessore alla Cultura Pasquale Blefari, con lui erano presenti, oltre al Sindaco Vincenzo Maesano, anche i Consiglieri Metropolitani Filippo Quartuccio (Consigliere Comunale di Reggio Calabria) e Domenico Mantegna (Sindaco di Benestare).
“Il progetto è nato 3 anni fa da una mia idea -ha detto Filippo Quartuccio- il primo anno (2021) è stato un po particolare perché non solo noi politici, ma anche gli uffici preposti non avevano ancora la necessaria esperienza per la formulazione degli atti amministrativi riferiti a questo genere di manifestazioni, il secondo anno (2022), invece, abbiamo voluto dare un tema e si è partiti con i “miti greci”, visto che in quell’anno ricorreva l’anniversario del 50° anno dal ritrovamento dei bronzi di Riace, e poi l’anno scorso (2023), il tema è stato il “mediterraneo”, inteso come crocevia dei popoli, incontro di culture e anche, purtroppo, teatro di storie negative come la questione dei migranti che spesso ci parlano anche di morte. In questo percorso è stato molto importante essere riusciti ad abbinare la questione identitaria portata avanti giustamente dai vari Sindaci, per farla combaciare con la vena artistica dei vari autori che, spesso, non sono particolarmente inclini a cambiare il loro modo di vedere e pensare l’arte. In questi tre anni sono stati circa 60 le opere realizzate, con un investimento nel capitolo di bilancio di circa 75 mila euro annui, soldi che è capitato anche di non aver potuto spendere tutti. Il murales è uno strumento che la Città Metropolitana ha voluto utilizzare per raccontare un pezzo di storia nostra e, soprattutto, del luogo che lo ospita. Concluso questo triennio, che ci ha dato tanti risultati positivi, dal 2024 c’è voglia di cambiare per diversificare quella che è l’offerta culturale in genere e, quindi, altre iniziative sono allo studio. In ogni caso dobbiamo comunque adoperarci tutti affinchè queste opere realizzate restino fruibili nel tempo e, per questo, si sta cercando di realizzare un qualcosa (tipo un volume) che consenta di preservare nel tempo questa bella esperienza artistica o, anche, l’apposizione su ogni opera di un QR Code, che è uno strumento informatico che consentirà in tempi rapidi di collegarsi alla storia del murales visitato”
Anche il Consigliere Metropolitano, Domenico Mantegna, ha espresso la sua piena soddisfazione per il lavoro fatto: “Sono molto contento e ci tengo a ringraziare il Sindaco Maesano e tutta l’amministrazione di Bovalino per questa loro progettualità premiata quest’anno dalla commissione metropolitana. Con la realizzazione di questa innovativa modalità di fare cultura ( Street-Art), molto nota già da diversi anni sia in ambito europeo che mondiale si vuole rafforzare il tema identitario dei luoghi e per questo, anche se in controtendenza con la nostra storia e tradizione culturale, abbiamo voluto sposare questa tendenza perché ci fa stare al passo con i tempi e ci garantisce la conservazione del nostro passato proiettandoci in maniera positiva verso il futuro”
In quest’opera -ha detto Alessandro Allegra- ci sono tre cose importanti: lo sfondo, la cornice e la firma. La cornice è il suo bellissimo paese, lo sfondo è il Comune quindi la sinergia tra Comune ed arte, la firma che rappresenta il sigillo autentico all’opera appena realizzata che rimarrà nel tempo. Un unico filo conduttore ci ha uniti in sinergia ed è la con-passione, cioè il fatto di avere le stesse vedute con tutti gli attori che io conosco personalmente perché anch’essi, come me, sono cultori del bello ed amanti della cultura. Il primo giorno è stata messa in pratica la fase di disegno (bozzetto preparatorio), poi è stata la volta della fase policromatica (in particolare evidenzio che sono stati usati colori al quarzo) ed infine l’apposizione di una frase celebre di Mario La Cava e, sotto la barca, la parola “Libertà”
“Dopo aver partecipato varie volte al bando -ha detto il Sindaco Maesano- e non essere rientrati, quest’anno ci siamo riusciti e siamo grati alla commissione della Città metropolitana che ha voluto premiare la nostra proposta. Siamo consapevoli che la realizzazione di questi murales contribuisce a rafforzare l’aspetto identitario del luogo e ci danno un quid in più, anche perché al suo interno troviamo vari elementi che richiamano ed identificano il nostro bel paese: il mare, la barca dei pescatori, l’acqua che rappresenta lo stretto di messina, dove il nostro Santo Patrono, San Francesco di Paola, fece il miracolo dell’attraversamento mediante l’utilizzo del suo mantello ed infine il legame che ci unisce in maniera indissolubile con il nostro Mario La Cava che, come sappiamo tutti, abitava di fronte al nostro mare jonio che fu fonte naturale d’ispirazione per tanti suoi scritti e, per questo, abbiamo voluto far incidere all’interno del murales una sua famosa frase abbinata alla parola posta sotto la barca…”Libertà”
Presente in sala anche l’artista Rosario La Seta (scultore), autore della statua di “Gaetano Ruffo”, momentaneamente parcheggiata nell’atrio del Comune in attesa di essere collocata in via definitiva all’interno della Piazza a lui dedicata e che è in fase di ultimazione.
Pasquale Rosaci