Politica

Bossi tra rischio default e gabbie previdenziali

CAGLIARI, 1 NOVEMBRE 2011 - “Bisogna fare le gabbie previdenziali, è una bella idea, al Nord danno più di quello che ottengono, mentre al Sud danno poco e ricevono di più”, l’idea, che certamente sarà al centro dei prossimi infiniti dibattiti sulle misure anticrisi, l’ha lanciata il leader della Lega Umberto Bossi. [MORE]

Ne ha parlato ieri dal palco della Sagra della zucca svoltasi a Pecorara, in provincia di Piacenza, al suo fianco il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. "Milioni di persone vivono alle spalle del Nord - ha detto il Senatùr -. Ditemi se questo è un Paese che può durare. Nessuno è mai riuscito a mandare a picco il Nord. Siamo abituati a lottare. Il nord è la prima forza industriale d'Europa", e, unendosi al coro dei militanti, ha aggiunto: "Padania libera è il grido che fa tremare quei coglionazzi del centralismo romano. Certo, loro sono forti, hanno i giornali e i giornalisti. Ma nessuno può fermare i popoli".

Il Paese dunque non è ancora salvo, il rischio default è pesante, così Bossi ha lanciato la proposta delle gabbie previdenziali in difesa delle pensioni dei lavoratori del Nord: “A parte la Lombardia che è pari - ha spiegato Bossi - le altre regioni del nord danno più di quello che ottengono, al contrario di quelle del sud. Il nord paga il 74 per cento di quello che ottiene, il sud paga il 59 per cento e ottiene molto di più”. Bossi ha poi rivendicato la difesa delle pensioni di anzianità portata avanti dalla Lega: “Vogliono togliere le pensioni ai lavoratori del nord che hanno già pagato? Calma e gesso, ci siamo già schierati”.

Il concetto è quello già espresso tante altre volte: “Se il nord fosse libero sarebbe uno dei Paesi più ricchi”.

Chiaramente non poteva poi mancare qualche minaccia, così il leader del Carroccio si è scagliato contro i giornalisti: “Voi giornalisti scrivete pezzi che meriterebbero di mandarvi in galera, o di denunciarvi quantomeno. Questa è una vergogna”, e rivolgendosi a quanti di loro scrivono sulla sua famiglia, ha poi continuato: “Prima o poi vi spacchiamo la faccia o vi denunciamo. Non è possibile che uno si metta a sputare. Io ci tengo alla mia famiglia. Mi dà fastidio che voi rompiate i coglioni. Parlate dei politici, sennò un giorno quella gente lì vi piglia per il collo. State attenti”.

E infine l’intervento di Tremonti “Sta venendo il tempo per mettere il cuore, la ragione al posto del saggio di interesse, per mettere il pane al posto delle pietre, per mettere l'uomo al posto dei lupi”, che a me personalmente sa tanto di parabola del Vangelo.
 

Sara Marci