Politica
Bossi chiude ancora su pensioni
ROMA, 28 SETTEMBRE 2011 - Semplicistico come al solito il leader leghista Umberto Bossi che, alle domande dei cronisti a Montecitorio sulla spinosa questione delle pensioni, alza il solito dito medio e dà poi la sua spiegazione: “non vogliamo mica portare via i soldi ai pensionati per darli agli imprenditori come dice Confindustria, siamo mica matti”.
Quando poi i giornalisti gli chiedono se Berlusconi e Tremonti abbiano insistito sull'argomento, risponde: “no: anche loro bene vogliono bene ai poveracci”.[MORE]
A queste parole fa seguito una spallata e allo stesso tempo un invito agli imprenditori: “una volta c'erano gli imprenditori che inventavano il lavoro. Oggi, sono invecchiati anche loro e quelli che lo inventano sono in Cina. Devono svegliarsi, non basta mettere i soldi ma idee”. Anche la Marcegaglia? “Certo, anche lei”.
Altre questioni spinose sono poi affrontate dal ministro: “il governo regge fino al 2013? Speriamo, ma non ve lo dico altrimenti diventa il titolo di domani”, per poi aggiungere che “Berlusconi e Tremonti sanno che va trovata una soluzione. Abbiamo cominciato a ragionare e creato un gruppo di lavoro”.
Si esprime anche sul voto di sfiducia di oggi al ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. A suo avviso il ministro non rischia e non ci saranno sorprese: “un magistrato voleva assolverlo – commenta Bossi spiegando la posizione del Carroccio - poi lo hanno rinviato a giudizio. Sono beghe tra magistrati”.
Marta Lamalfa