Cronaca

Bossetti, riesame deciderà sulla libertà

BRESCIA, 10 MARZO 2015 – Durante l’udienza sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Massimo Bossetti, tenutasi al tribunale di Brescia, dopo la bocciatura del gip di Bergamo Ezia Maccora, il presunto assassino di Yara Gambirasio, arrestato nel giugno del 2014, ha rilasciato dichiarazioni spontanee, ribadendo la sua innocenza: "Non ho mai visto quella ragazza, non sono un assassino, sono un padre di famiglia". "Non capisco tutto questo accanimento da parte della Procura”, ha poi concluso. [MORE]


I giudici del tribunale del riesame di Brescia si sono riservati di decidere sull'istanza di scarcerazione e renderanno nota la decisione tra alcuni giorni. Il pm Letizia Ruggeri ha chiesto che Bossetti rimanga in carcere, mentre il suo difensore, Claudio Salvagni, ha nuovamente fatto leva sulle presunte discordanze tra i risultati degli esami sul Dna mitocondriale trovato sul corpo della ragazzina, non riconducibile a Bossetti, e quelli sul Dna nucleare, che, invece, secondo quanto stabilito dai risultati scientifici, sarebbe ascrivibile al muratore di Mapello.


Inoltre, i legali sono tornati a parlare anche delle tracce di tessuti dei sedili dell'Iveco Daily di Bossetti sui leggings della ragazzina ritrovata morta il 26 febbraio del 2011. Per la difesa gli stessi tessuti sono utilizzati su innumerevoli mezzi; al contrario, per l'accusa tali fibre sarebbero appartenenti ai sedili montati di serie a quel modello di furgone. Riguardo al materiale rinvenuto nel pc del carpentiere, gli avvocati hanno invece affermato che potrebbe essere stato generato automaticamente, riconducendo le ricerche effettuate in rete ad un virus, mentre la Procura indaga sulle analogie delle stesse con le caratteristiche legate all'età ed alla fisicità di Yara Gambirasio.


[foto: tgcom24.mediaset.it]


Antonella Sica