Politica
Boschi contro Landini: "Il Governo non accetta lezioni di moralità"
FIRENZE, 24 NOVEMBRE 2014 - Il ministro delle riforme, Maria Elena Boschi, in un incontro con i giornalisti ha risposto duramente alle critiche mosse dal segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini.
EuNews Firenze: alla tavola rotonda presente anche Maria Elena Boschi
"Credo che questo governo, che ha istituito un'autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, non accetti lezioni di moralità da nessuno". Così il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, parlando a Firenze a margine di un convegno promosso da EuNews, controbbatte alle recenti dichiarazioni del leader della Fiom, Maurizio Landini.
Proprio Landini in occasione della manifestazione generale della Fiom che si è svolta nei giorni scorsi a Napoli, aveva pronunciato parole durissime contro il governo Renzi che secondo il sindacalista “non ha il consenso delle persone oneste ed un governo che non punta sul Mezzogiorno non va da nessuna parte”.
Landini dopo qualche ora aveva chiesto scusa: “Se non sono stato chiaro me ne scuso e ritiro. Volevo dire che la maggioranza delle persone che lavorano, i giovani, i precari, non sono d’accordo con le politiche che il governo sta facendo”.
Un rapporto complesso quallo tra il premier Matteo Renzi e il sindacalista Landini, passato nel giro di poco tempo dall’intesa all’offesa. E' bastato che il premier cominciasse a proporre le prime bozze di provvedimenti sul lavoro per aprire le ostilità e riportare la Fiom sulle posizioni antirenziane di Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil.
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L’accesa polemica era nata da un ampio divario che si era creato tra il governo e i sindacati sulla riforma del lavoro e sul Jobs Act che dovrebbero essere discussi ed approvati dalla Camera dei Deputati a partire da questa settimana.
La Boschi ha ribadito nuovamente il suo punto di vista su quanto dichiarato da Landini:" Credo che Landini stia spostando lo scontro sul piano ideologico, perché nel merito del Jobs Act ha poco da dire e quindi sposta l’attenzione su un altro piano".
Quanto alle polemiche interne al Pd sul Jobs Act, "non c’è alcun rischio di scissione a mio avviso, - dice la Boschi -, non ci sarebbe né in caso di fiducia, né nel caso la fiducia non venisse posta, come probabile. Credo che il Pd continuerà il proprio impegno per il bene dei cittadini, per l’impegno che abbiamo preso da qui al 2018".
Il Ministro poi attacca anche la minoranza che è contraria alla riforma del lavoro e che potrebbe votare contro la stessa alla Camera: “Non darei per scontato che si metta la fiducia, tutt’altro. Mi auguro che i voti del Pd siano compatti ma non è che ci fermiamo se in un gruppo di oltre 300 deputati Fassina o altri, con tutto il rispetto, la pensano diversamente. Questa non è la riforma di Fassina".
Per quanto riguarda la Legge di Stabilità esaminata in sede UE, il Ministro Boschi diche che "è il normale confronto che c’è tra i vari Stati e la Commissione europea, con la quale abbiamo fatto chiarimenti ulteriori per il nostro impegno sulle riforme strutturali per il nostro Paese. Credo, ma queste sono le notizie informali - dice Boschi - che venga apprezzato l’impegno che l’Italia sta mettendo a 360 gradi e che quindi si possa proseguire tranquillamente sulla manovra che abbiamo presentato".
(foto:giornalettismo.it)
Filomena I. Gaudioso