Politica

Boschi a Porta a porta: "Non bisogna mortificare la propria femminilità per essere più credibili"

ROMA, 19 MARZO 2014- La bella e giovane ministra Maria Elena Boschi continua il suo tour televisivo per spiegare le riforme in cantiere del governo Renzi. Ieri sera è stata ospite della trasmissione Porta a porta dove ha risposto alle domande di Bruno Vespa con fare pacato e controllato. Anche quando Vespa ha cercato di portare l’attenzione sulla questione che interessa la ministra, partendo dal titolo stesso della serata: “Volto nuovo della sinistra”. Vespa infatti le fa notare che l’immagine della donna che la sua fazione politica ha sempre cercato di propagandare è in totale antitesi con quello che lei è, e Boschi risponde: “Non credo che bisogna mortificare la propria femminilità per essere più credibili e per sembrare più serie”. E aggiunge: “Cerco di fare del mio meglio, impegnandomi di giorno in giorno. In questo governo c'è stato un investimento sulle donne e sulle donne giovani che sono in grado di dimostrare competenza e professionalità”.

Terminati i convenevoli, Boschi cerca di riportare l’attenzione sulla questione riforme. Parlando della visita di Renzi a Berlino, e del plauso che il premier avrebbe ottenuto dalla Merkel, che si è detta “impressionata dalle riforme strutturali” che il Renzi I ha in progetto, Boschi ribadisce: “Siamo seri, non promettiamo riforme che non possiamo attuare”. Anche sugli 80 euro promessi in busta paga da maggio alle famiglie, la ministra ribadisce “Si tratta di 80 euro puliti che saranno dati in maniera duratura, non come spot”.

L’altra questione spinosa che il governo sta per presentare è la riforma del Senato e l’abolizione del bicameralismo perfetto. L’idea è quella di trasformarlo in un Senato delle Province: sarebbe composto da massimo 150 senatori, tra i quali i 108 sindaci del comuni capoluogo, i 21 presidenti di regione e 21 esponenti della società civile. Non retribuiti e in carica per un solo mandato. Palazzo Madama diventerebbe così un vero e proprio collegamento tra Roma e i territori, diventerebbe loro diretta espressione. Un progetto ambizioso, che Boschi sa non “sarà una passeggiata di salute”. Ma auspica anche che i senatori in carica al momento vedano l’importanza del progetto e non trasformino la riforma in una “battaglia di resistenza, non diventino come l’ultimo samurai”.

Federica Sterza

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