Economia

Borsa: Piazza Affari -2%, Shanghai sprofonda a -8,5%

MILANO, 24 AGOSTO 2015 – Apertura in rosso per le borse europee ed asiatiche a causa dei timori sul rallentamento dell'economia cinese, alimentati dal crollo dell’indice manifatturiero cinese incassato nel mese di agosto, senza escludere il fardello delle tensioni legate alle nuove elezioni in Grecia e alla caduta del prezzo del petrolio – il Brent questa mattina è sceso a Londra sotto la soglia dei 45 dollari al barile, per la prima volta al 2009, replicando il crollo registrato venerdì scorso a New York, dove era sceso parimenti ai minimi dal 2009.[MORE]

Europa – A Milano l'indice Ftse Mib segna in apertura il 3,62% a 20.936 punti, per poi recuperare, segnando -1,96% per il Ftse Mib, con il Ftse All Share a -2,05%; Londra e Parigi perdono il 2,6%, mentre Francoforte cede il 2,9%.

Asia – A picco le borse asiatiche: è stata la peggior seduta dal febbraio 2007 per la Borsa cinese, con l'indice di Shanghai a -8,49% (dopo essere sceso a -9% durante la seduta); Tokyo, invece, chiude a -4,61%; Seul va giù del -2,47%, Sydney del 4%, Giakarta del 4,3%, Taiwan del 4,8%, ai minimi da tre anni.
L'Asia Pacific Index, l'indice di riferimento della regione, è arrivato a perdere il 4,9%; si tratta del il peggior calo dal mese di agosto 2011.

Secondo Nader Naeimi dell'agenzia finanziaria, come riportato da Repubblica.it, «Probabilmente le cose peggioreranno prima di migliorare. Servirebbero – ha aggiunto – davvero degli aiuti monetari più forti in Cina e una maggiore chiarezza circa la Fed».

Domenico Carelli

(Foto: agi.it)