Cronaca

Borghezio e Bosio a processo: insultarono l'ex ministro Kyenge con frasi razziste

MILANO, 24 DICEMBRE 2014 - Il pm di Milano, Maurizio Romanelli, ha chiesto il rinvio a giudizio per due autorevoli esponenti della Lega Nord per discriminazione razziale, in base alla legge 85 del 2006. Nella fattispecie si tratta dell’europarlamentare Mario Borghezio e dell’ex senatore Erminio Boso.

I due sono indagati per aver promosso «idee fondate sull’odio razziale ed etnico» in merito ad alcune frasi pronunciate contro la persona dell’ex ministro dell’Integrazione, Cecil Kyenge.

I fatti risalgono al 29 aprile 2013 quando intervistato durante la trasmissione di Radio24, “La Zanzara”, Borghezio affermò: «gli africani sono africani e appartengono a una etnia molto diversa dalla nostra». Inoltre, nei confronti della Kyenge aggiunse: «Non siamo congolesi, abbiamo un diritto ultramillenario e Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano».

Soltanto qualche giorno dopo, sempre contro l’ex ministro Kyenge, l’esponente del Carroccio Erminio Boso affermò: «doveva rimanere a casa sua, in Congo. È un’estranea – continuò – a casa mia». Entrambi i casi non passarono inosservati alla Procura di Milano che aprì un’indagine.[MORE]

Lo scorso 22 ottobre il procuratore aggiunto Romanelli, nel depositare la richiesta di rinvio a giudizio, indicò come persone offese l’ex ministro e la presidenza del Consiglio dei ministri.

(Immagine da globalist.it)

Giovanni Maria Elia