Cronaca

Bologna, quaranta detenuti pronti ad uscire dal carcere della Dozza

BOLOGNA, 31 MAGGIO 2014 – Potrebbero essere circa 35 – 40 i piccoli spacciatori rilasciati dal carcere della Dozza, mentre 330 – 340 le liberazioni comprensive dagli istituti dell'intera regione. Inoltre, ci sarebbe da tener conto anche dei minori del Pratello. A fare una stima dell'impatto della sentenza recentemente emessa dalla Cassazione – quella che estende la riduzione della pena ai pusher da strada con condanne definitive – è stato Francesco Maisto, il presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna.[MORE]

I piccoli spacciatori, perciò, non saranno processati di nuovo per ottenere la scarcerazione, e ciò riporta alla bocciatura della legge Fini-Giovanardi. Ciascun detenuto, purché non facente parte di un'associazione a delinquere, potrà presentare un'istanza al giudice dell'esecuzione cui è in carico, e chiedere il ricalcolo della condanna al ribasso. Lo stesso iter era già previsto per chi si trovava dietro le sbarre in custodia cautelare o in attesa dell'appello in Cassazione.

Nelle ultime due settimane sono usciti in 55 non definitivi, più una trentina di indagati per diversi reati ammessi agli arresti domiciliari. La popolazione è quindi scesa a 788 unità, una soglia decisamente lontana dai picchi record di 1200 detenuti negli anni 2010/11. All'interno sono presenti anche 63 donne e, purtroppo, due bambini figli di detenute rom arrestate per furto.

"L'attesa e ulteriore riduzione delle presenze ci consentirà di alleggerire il sovraffollamento e fare più cose e meglio. Sarà richiesto un ulteriore sforzo al personale, in particolare agli operatori della matricola, ma gli sforzi avranno ricadute positive" ha sottolineato la direttrice dell'istituto, Claudia Clementi.

Anche i volontari di Altro Diritto, associazione presente alla Dozza almeno un giorno alla settimana, sono pronti ad affrontare l'aumento di richieste di informazioni e consulenze: “Avevamo già chiesto alla direzione gli elenchi dei detenuti non definitivi potenzialmente interessati dalla bocciatura della Fini-Giovanardi  -  ha detto l'avvocato Silvia Furfaro, coordinatrice dello sportello legale -  ora domanderemo anche la lista dei definitivi, in modo da contattarli. E diamo a tutti la disponibilità a fornire materiale e modelli per le istanze ai giudici dell'esecuzione. Spesso si tratta di persone senza risorse, senza legali, senza appoggi".

Stefania Putzu