Bologna, licenziato perchè andava al bagno troppe volte dopo trapianto di rene
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BOLOGNA, 28 MARZO- È successo alla Metalcastello Spa, un’azienda di Castel Casio che produce ingranaggi, dove un uomo sarebbe stato licenziato dopo un trapianto di rene a causa di continue pause fisiologiche di cui necessitava dopo il delicato intervento.[MORE]
La denuncia arriva dal sindacato Fim Cisl metropolitana bolognese, che ha spiegato:” Nel corso degli ultimi anni, nonostante le continue sollecitazioni da parte della Fim Cisl che ha più volte chiesto all'azienda un'attenzione particolare, vista la situazione fisica altamente precaria del lavoratore, la stessa al contrario, ha proceduto con numerose contestazioni fino ad arrivare ad oggi con il recapito della lettera di licenziamento.”
Il sindacato ha denunciato: “L'azienda con tale atto ha contravvenuto ai doveri morali di correttezza e buona fede, violando quanto sancito dallo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro che impone una particolare attenzione a tutti i lavoratori che, come nel caso specifico, soffrono di determinate patologie" .
E continua chiedendo sensibilizzazione :” Per noi è inaccettabile che un'azienda come la Metalcastello che, solo poche settimane fa, ha lanciato una campagna a favore delle proprie lavoratrici donando un pacchetto di visite preventive oncologiche oggi licenzi pretestuosamente un lavoratore gravemente malato. Chiediamo la massima solidarietà da parte di tutti i dipendenti, nonché delle altre sigle sindacali per contrastare questa ingiustizia. La tutela della salute è un diritto sancito dalla Costituzione che va oltre a tutte le valutazioni procedurali".
La Fim Cisl ha incaricato al proprio legale di fiducia, Livio Mercatante, di assistere il lavoratore licenziato
"Auspichiamo che l'azienda riveda la propria posizione ritirando il licenziamento" ha concluso il sindacato.
Dal canto suo, l’azienda si è difesa respingendo tutte le accuse: “Un'accusa falsa che respingiamo con forza in quanto totalmente estranea sia alla verità dei fatti sia ai principi comportamentali di Metalcastello e della propria direzione aziendale. Come ampiamente dimostrato in passato e da recenti iniziative a favore dei propri dipendenti, citate dal comunicato Fim-Cisl stesso, che ricorda la campagna della Metalcastello svolta a favore delle proprie lavoratrici".
Come risposta alla nota della Fim Cisl in cui si denunciava il licenziamento, “Licenziato perché malato”, l’azienda ha emesso un comunicato dal titolo:”Metalcastello ha a cuore la salute dei propri dipendenti”.
L’impresa di Castel Casio ha spiegato:” Il licenziamento irrogato da Metalcastello, nella fattispecie, ha ad oggetto la reiterata violazione da parte dell'interessato di obblighi e regole di comportamento sul lavoro a tutela della sicurezza e della salute di tutti i dipendenti: in particolare si tratta delle prescrizioni sul divieto di fumo in aree ad alto rischio e più in generale sulle norme di sicurezza. Non c'è alcuna correlazione con i problemi di salute del lavoratore citato e il rischio di un incendio gravemente colposo, in grado di mettere a rischio l'incolumità delle persone e delle cose, eventualità sulla quale l'azienda deve vigilare con la massima attenzione".
"Non consentiremo quindi che questa vicenda venga strumentalizzata e ci riserviamo di valutare ogni più opportuna azione a tutela dell'immagine e del buon nome di Metalcastello" conclude il comunicato.
(foto da Secolo d'Italia)
Eleonora Ranelli