Bologna, Liceo Copernico occupato
Cronaca Emilia Romagna

Bologna, Liceo Copernico occupato

lunedì 5 dicembre, 2011

BOLOGNA, 05 DICEMBRE 2011 – Prosegue l’occupazione al Liceo Copernico e arrivano anche le prime tensioni. Questa mattina gruppi di studenti e professori si sono trovati difatti davanti ad uno scenario inaspettato per le occupazioni odierne: catenacci, barricate di sedie e banchi per impedire l’accesso ai locali. Gli occupanti, circa una cinquatina a quanto riportato da Repubblica, sono stati dissuasi dal corpo docenti. Per tutta riposta la preside del Copernico Antonella Agostinis ha chiamato polizia e vigili del fuoco che sono intervenuti per rompere i catenacci. [MORE]

“Recuperare il dialogo e il discorso “ queste le parole del professor Mario Pinotti, che auspica per I suoi studenti il ritorno alla calma. Secondo gli occupanti si tratterebbe di una reazione eccessiva a quella per per loro e’stata semplice resistenza passiva. L’occupazione del Copernico va avanti da sabato scorso in risposta ad alcune iniziative della Provincia riguardanti il restyling.

“I soldi? Spendeteli meglio” questo il messaggio lanciato dagli studenti del Copernico. Oggetto di discussione la costruzione del muro antoclochard all’esterno del Liceo più l’istallazione di pareti in plexiglass per attutire I rumori della strada e la costruzione di un parcheggio, il tutto per 250 mila euro. “I problemi della scuola non si risolvono così – commenta il collettivo – abbiamo buchi nei muri e laboratori troppo piccoli. Non vogliamo recinzioni ma spazi e cultura”.

“Noi aiuterete I clochard con un muro” proseguono i ragazzi. Il progetto della Provincia punterebbe infatti a proteggere l’istituto, scelto spesso e volentieri da dei senzatetto come rifugio per la notte. L’occupazione segue ad una serie di altre inziative prese dagli studenti, che hanno recentemente marciato fino a Palazzo Malvezzi per poi organizzarsi per un presidio.

Rigettata la proposta della preside Agostinis per l’apertura di un Tavolo in Provincia, dove poter esporre anche le richieste dei ragazzi. “Voi ai tavoli, noi alle lotte” recita uno degli striscioni esposti fuori dal liceo bolognese. Nessun passo indietro finchè Palazzo Malvezzi non farà un passo indietro, questa la politica dei ragazzi. “Il Comune deve dare una risposta ai senzatetto sul piano sociale, per esempio con più spazi nei dormitori”. La lotta si prospetta ancora lunga.

Cecilia Andrea Bacci


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