Pubblica Istruzione

Bologna, Alma Mater: niente più nepotismo in dipartimento

BOLOGNA, 26 LUGLIO 2014 – L’Alma Mater Studiorium dice basta al nepotismo nei dipartimenti universitari. Il nuovo “Codice etico e di comportamento” dell’Alma Mater è stato approvato dal senato accademico. Per la prima volta le regole di comportamento riguarderanno anche studenti, tecnici e amministrativi.

Già dal 2006, l’Università di Bologna aveva un suo codice etico. A inserirlo era stato l’ex rettore Calzolari, scomparso un anno e mezzo fa. Tale codice era riferito soltanto ai professori. Adesso in trenta pagine arriva in nuovo codice. Si parte dai principi etici dell’Ateneo e si vanno ad individuare i valori fondamentali della comunità universitaria. In più sono state accorpate tutte le voci e i regolamenti, e applicate le nuove leggi (la Gelmini, ma anche il codice nazionale di comportamento dei dipendenti pubblici e le più recenti normative in materia). Ovviamente si parla anche dalla condotta etica nella ricerca e nell’insegnamento al merito. E ancora, non discriminazione alle pari opportunità nell’ambiente di lavoro, molestie sessuali e morali al favoritismo, abuso della propria posizione nelle relazioni al plagio e conflitto di interessi. [MORE]

Fra le trenta pagine si legge come l’Università disapprova e contrasta il nepotismo inteso come influenza indebita sui concorsi e le selezioni. Può costituire nepotismo anche la coincidenza tra il settore disciplinare del docente e quello di coniugi o parenti e affini e lo svolgimento contestuale delle attività istituzionali nello stesso dipartimento o nella stessa struttura universitaria. Nel codice si dice basta anche agli insulti sui social network: si accettano le critiche, ma basta insulti via Twitter e via Facebook. Il prorettore Tullini: “Il codice etico è nato dal basso, dopo un lungo lavoro di attenzione e di ascolto di tutte le componenti della comunità universitaria”.

Giovanni Cristiano