Politica

La Consulta boccia il "Porcellum": è incostituzionale

ROMA, 05 DICEMBRE 2013-Incostituzionale. E’ quanto deciso dalla Corte Costituzionale al termine di una camera di consiglio durata ben otto ore, in cui e' stata vagliata la legittimità dell'attuale “Porcellum”, in particolare sul premio di maggioranza e l'esclusione del voto di preferenza. «Le motivazioni saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avra' luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici» ha spiegato la Corte, «resta fermo che il Parlamento puo' sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali».

«E' una vittoria per tutti i cittadini italiani: siamo tornati ad essere cittadini e non dei sudditi», ha commentato l'avvocato Aldo Bozzi, primo firmatario del ricorso contro il 'Porcellum' da cui e' scaturita la questione di legittimità accolta ieri dalla Consulta. «Non credo che si tornera' al Mattarellum – ha affermato invece il presidente emerito della Consulta, Cesare Mirabelli - adesso il Parlamento ha due opzioni: non fare niente e lasciare funzionare la legge elettorale cosi' com'e' o riscrivere ex novo la legge». Anche l'avvocato Felice Carlo Besostri, sostenitore dell'incostituzionalità' del 'Porcellum', ritiene che se non sara' varata una nuova legge elettorale «alle prossime elezioni si andra' a votare con una legge proporzionale con soglie di accesso e la possibilita' di dare una preferenza». [MORE]

La sentenza della Corte Costituzionale è stata definita «un raggio di sole nel gelo della democrazia italiana", dal leader di Sel, Nichi Vendola. Per il vicepremier e leader del del NCD Angelino Alfano rappresenta «una decisione ottima: a questo punto non ci sono piu' pretesti. Non c'e' piu' alibi per alcuno. Si deve procedere con urgenza a cambiare la legge elettorale». Ora «la si smetta di mettere freni di ogni tipo -ha tuonato il segretario del Pd, Guglielmo Epifani - e nel tempo piu' rapido possibile si arrivi a una nuova legge elettorale in grado di assicurare correttezza della rappresentanza e il principio di governabilita', in modo che siano i cittadini a scegliere».

Dal suo blog, è intervienuto anche Beppe Grillo che ribadisce per l’ennesima volta il concetto: «si torni al Mattarellum, si sciolgano le Camere e si vada al voto. Non ci sono alternative». E' stato «scoperchiato il vaso di Pandora», queste le parole del leghista Roberto Calderoli, padre della legge elettorale del 2005 bocciata dalla Consulta.

Davide Scaglione