Cronaca
Boccassini, la 'ndrangheta capace "d'incidere sulla democrazia del Paese"
MILANO, 10 OTTOBRE 2012 - Nella conferenza stampa convocata successivamente all'arresto di questa mattina di Domenico Zambetti, l'assessore regionale alla Casa, per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e scambio di voti con la criminalità organizzata, il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini ha affermato che, "L'inchiesta che ha portato all'arresto dell'assessore Domenico Zambetti ha dimostrato la capacità di incidere sulla democrazia del Paese e sulla libertà di voto da parte della 'ndrangheta".
Il magistrato, inoltre, ha aggiunto che Zambetti era diventato "patrimonio di tutta l'organizzazione criminale. Nel momento in cui un pubblico funzionario, consapevolmente si porta verso una organizzazione criminale è evidente che rimane inglobato nel meccanismo e che deve fare dei favori. E' come se ci fosse stato un patto, perché anche altri soggetti criminali poi chiedono favori". Per la Boccassini, "Un aspetto particolarmente inquietante è la circostanza che Zambetti, quando ad un certo punto si rifiuta di pagare, è sottoposto a minacce e atti di intimidazione e alla fine cede e paga". [MORE]
Infine, nella conferenza stampa gli inquirenti hanno evidenziato un altro aspetto emerso nel corso delle indagini, ovverosia il fatto che la 'ndrangheta avrebbe inquinato anche le elezioni comunali milanesi del 2011 con il caso di Vincenzo Giudice, il padre di Sara Giudice, definita l'anti-Minetti, il quale risulta indagato per aver accettato voti per la figlia, in cambio della promessa di favori agli esponenti del clan su appalti.
(Fonte: La Repubblica)
Rosy Merola