Politica
Blocco stipendi, forze dell'ordine pronte al primo sciopero
BOLOGNA, 5 SETTEMBRE 2014 – Previsto entro la fine di settembre il primo sciopero generale delle forze dell’ordine: la ribellione dei sindacati e del Cocer giunge con l’annuncio del ‹‹blocco del tetto delle retribuzioni›› che, qualora non fosse sbloccato, prevederà azioni di protesta e attività di sensibilizzazione sui rischi del settore in un’azione che interesserà tutta l’Italia.
Sindacati dei poliziotti e Cocer: “per la prima volta siamo costretti allo sciopero”
‹‹Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica siamo costretti a dichiarare lo sciopero generale›› affermano i sindacati e il Cocer, confermando un mancato interesse del governo presso le richieste delle donne e degli uomini in uniforme che, dopo quattro anni di attese e promesse, vivono ancora con il blocco del tetto salariale. ‹‹Quando abbiamo scelto di servire il Paese, eravamo consci di aver intrapreso una missione votata alla totale dedizione alla Patria e ai suoi cittadini con condizioni difficili per mancanza di mezzi e di risorse›› scrivono in una nota congiunta sindacati e Cocer ‹‹quello che certamente non credevamo e' che chi e' stato onorato dal popolo italiano a rappresentare le istituzioni democratiche ai massimi livelli, non avesse nemmeno la riconoscenza per coloro che, per poco piu' di 1.300 euro al mese, sono pronti a sacrificare la propria vita per il Paese››. In caso di mancato ascolto, l’intenzione dei sindacati, oltre allo sciopero, è quella di chiedere le dimissioni di tutti i capi dei vari Corpi e Dipartimenti in quanto non sono in grado rappresentare il proprio personale.
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Renzi: “accoglierò gli uomini in divisa. Ingiusto scioperare per un aumento con milioni di disoccupati”
Il premier, Matteo Renzi, si è detto pronto ad accogliere i sindacati per giungere ad una conclusione pacifica ma ha precisato ‹‹riceverò gli agenti di polizia ma non accetterò ricatti››. Il premier, parlando con il suo staff, ha affermato che il blocco degli stipendi statali era già previsto dal Def e che, pertanto, non c’è stato nessun taglio a posti di lavoro o a stipendi, ‹‹siamo l’unico Paese che ha cinque forze di Polizia. Se vogliamo discutere siamo pronti a farlo, su tutto, tuttavia in un momento di crisi per tutti, fare lo sciopero perché non ti danno l’aumento quando ci sono milioni di disoccupati è ingiusto››. Intanto, il ministro Madia, in occasione della Festa dell’Unità di Bologna, ha già appoggiato il Premier ‹‹alla faccia dell’”annuncite” che alcuni ci contestano, dico che questo governo fa le cose e non alimenta aspettative che non può mantenere: noi abbiamo il dovere di e la responsabilità di tirare fuori il Paese dalla crisi e non possiamo dimenticare chi, al di là del lavoro pubblico, il lavoro non ce l’ha o non ha alcun ammortizzatore sociale››.
Erica Benedettelli
[immagine da giornalettismo.com]