Pubblica Istruzione
Blocco degli esami alla facoltà di lettere della Sapienza: scioperano i docenti
ROMA - Dopo dieci giorni di agitazione, i professori della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma, hanno deciso di seguire l’esempio di molti colleghi di altri atenei italiani e indire uno sciopero degli esami dal 1 luglio. Nel corso di questi giorni di protesta, il consiglio di Facoltà si è riunito più di una volta, confrontandosi spesso con gli studenti in assemblee quotidiane, così nell’ultima, svoltasi ieri 2 luglio in seduta straordinaria ha deciso di continuare il rinvio degli esami già calendarizzati fino al 9 luglio. [MORE]
Gli appelli riprenderanno da lunedì 12, decidendo che gli esami ripristinati si svolgeranno nelle strade della città universitaria o al buio, di notte, nelle aule della Facoltà. Questa forma di protesta sta a significare la metafora della situazione in cui verte l’università pubblica italiana, destinata a dover attraversare periodi molto bui, costretta in una situazione che andrà sempre peggiorando. La protesta dei professori nasce contro le disposizioni combinate tra il DDL 1905 delle manovre finanziarie attuate dal DL 31 maggio 2010 n.78, che penalizzeranno l’università con un quadro economico finanziario realmente debilitante. Il pericolo è che per le gravi limitazioni, ci possa essere il rischio di non riuscire a fare partire il prossimo anno accademico. Tale forma di protesta, per ora, per quanto riguarda il primo ateneo romano, è stata proposta solo dai docenti della facoltà di lettere, ma gli stessi insegnanti si augurano che venga appoggiata anche dai loro colleghi di altre facoltà, non meno coinvolti in questa situazione. Intanto in altre città italiane, la protesta si sta espandendo, riscontrando, così come a Roma, pareri discordanti. Sono in molti a pensare che il motivo della protesta sia giusto, il problema sul quale si discute è il modo. In molti, tra gli studenti, sono d’accordo con i loro docenti, ma credono anche che questa forma di dissenso, potrebbe creare problemi esclusivamente agli studenti.