Cronaca

#Blocchiamotuttoday, studenti oggi in corteo a Palermo per non emigrare domani

PALERMO, 29 NOVEMBRE 2013 - Dopo una serie di occupazioni delle scuole di Palermo al grido “Meglio occupanti oggi che disoccupati domani #IONONVOGLIOEMIGRARE”, si svolge questa mattina il #Blocchiamotuttoday, corteo studentesco che attraverserà le strade di Palermo, e che è partito alle 9.00 da piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo. La manifestazione è stata promossa dal coordinamento degli Studenti medi Palermo, e fa parte della serie di manifestazioni organizzate già nella città siciliana il 4 Ottobre e il 15 Novembre scorso.

Così Max Falcone, portavoce del coordinamento Studenti medi Palermo, annunciava ieri la manifestazione che si sta svolgendo in queste ore: ”Dopo aver assediato i palazzi del potere lo scorso 15 novembre abbiamo occupato come promesso le scuole scenderemo nuovamente in piazza con un corteo di migliaia di studenti, con l’obiettivo d bloccare la città. Chiediamo pertanto agli automobilisti domani di muoversi a piedi o in bicicletta perché altrimenti dovranno stare per lunghe ore incolonnati. Le istanze che gli studenti e le studentesse delle oltre 20 scuole occupate porteranno in piazza parlano del diritto a un’istruzione pubblica e gratuita, a una mobilità anch’essa gratuita, a una manutenzione straordinaria degli edifici scolastici e del diritto ad aver la possibilità di crearsi un futuro nella propria città senza esser costretti alla migrazione forzata".  [MORE] “Stanno cercando di toglierci tutto, presente e futuro. Una scuola gratuita e pubblica e la possibilità di crearci un futuro qui, nella nostra città e nella nostra terra. I dati sulla disoccupazione giovanile e sulla emigrazione dei giovani Siciliani sono paragonabili a quelli degli anni ’50. Così non può andare avanti ormai noi studenti non scendiamo in piazza come gli anni scorsi soltanto per contestare i tagli o il disinvestimento nella scuola pubblica che è’ comunque una tematica importante presente nei nostri cortei, ma sopratutto spinti dall’assenza di prospettive credibili. Non è più soltanto una richiesta di diritto allo studio, ma di diritto ad avere un futuro”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Sonia Jerbi del coordinamento studenti medi: “Ci stanno letteralmente privando della possibilità di costruirci un futuro, l’unica certezza che ci danno è precarietà, disoccupazione, costrizione all’emigrazione, pertanto in risposta noi partiamo dal presente provando a costruire spazi di socialità all’interno delle nostre scuole in cui poter discutere, socializzare e organizzare la nostra ferma contrapposizione allo stato attuale. Invitiamo pertanto tutti gli studenti e le studentesse delle scuole di Palermo ad entrare in agitazione con occupazioni, autogestioni o blocchi della didattica”. 

Ma l'agitazione tra gli studenti non si ferma a Palermo. Anche nel resto della Sicilia qualche scuola è stata già occupata, e la manifestazione di oggi si svolgerà anche in molte altre città italiane. 

(Fonte blogsicilia; Foto dal sito palermotoday.it)

Katia Portovenero